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LAVORO ITALIANO NEL MONDO
PERIODICO TELEMATICO
Iscrizione Tribunale Civile di Roma n. 81/2014
Direttore Responsabile: Alberto Sera
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Anno II Numero 20 3 Febbraio 2015 Archivio

 

elezioni rsu nel pubblico impiego

Gilberto De Santis



L’Ital partecipa attivamente con tutta la sua struttura a sostenere quei lavoratori che hanno deciso di candidarsi nelle liste Uil per le prossime elezioni delle RSU nel pubblico impiego.
Molti dei candidati sono anche collabori volontari dell’Ital e grazie a questo impegno sono quindi portatori di informazioni e assistenza in tema previdenziale ai lavoratori rappresentati. Una forza in più.
Partendo dagli slogan delle nostre singole organizzazioni di categoria possiamo tracciare una parabola simbolica del nostro impegno.
Difatti, l’invito della Uil Rua a “valorizzare le proprie idee” ci permette di “crescere insieme”, com’è nel monito della Uil Pa, per approdare infine, sempre insieme, “verso il futuro”, come auspica la Uil Fpl.
Inoltre, è proprio attraverso questo insieme di candidati che “si esprime la nostra forza”, come sostiene la Uil Scuola.
Trattandosi di elezioni di rappresentanti sindacali, l’Ital è fortemente interessato e ribadisce il suo impegno affinché i futuri eletti siano sempre più consapevoli che la diffusione e la crescita del sistema patronati dentro i luoghi di lavoro sia un obiettivo di civiltà, socialità e benessere sociale.
 

 

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l'ital a tirana: strutturare i flussi migratori

Ufficio Stampa Ital


La delegazione dell’Ital composta da Mario Castellengo, Alberto Sera, Anna Ginanneschi e Gianni Filera ha svolto a Tirana, il 28 gennaio scorso, una serie di incontri con le istituzioni albanesi per programmare la prossima apertura di una sede di Patronato nella capitale.
Tra le iniziative in programma è stata significativa la visita all’INSTITUTI I SIGURIMEVE SHOQERORE (Istituto di previdenza albanese) da parte del Direttore Generale dott.ssa Vjollca Braho e del Vice Direttore Astrit Hado: un incontro che ha permesso di esaminare le problematiche previdenziali e di sicurezza sociale soprattutto per i lavoratori albanesi in Italia.

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rete immigrati uil


Il Coordinamento regionale Uil immigrati Toscana mette insieme persone che vengono da mondi diversi con l’obiettivo comune dell’integrazione.
Occorre passare dall’impegno come conseguenza della percezione del fenomeno migratorio a un impegno basato sulla realtà, tenendo conto della concretezza delle diverse culture di cui sono portatori gli immigrati.

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tante professioni emigrate


Silenziosamente, in un anno, una città più grande di Varese, Grosseto o Caserta è scomparsa dall’Italia. Ed è riaffiorata, come un fiume carsico, oltreconfine. Apre così l’articolo “Prendo la famiglia e scappo” di Anna Maria Angelone apparso su Panorama del 14 gennaio scorso.
In meno di due righe la giornalista ha fotografato il fenomeno migratorio nel nostro Paese: “massivo e celato e lasciando (almeno alla sottoscritta) un senso di inquietudine sia per la verità assoluta della sua affermazione sia perché mostra in tutta evidenza l’indifferenza dei più al fenomeno”.

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bella ciao


La parola “resistenza” è stata riportata in auge dal Segretario Generale Uil, Carmelo Barbagallo, nella manifestazione per lo sciopero generale del 12 dicembre 2014.
Dopo pochi giorni la canzone simbolo della resistenza è stata cantata in occasione dei funerali di due vignettisti di Charlie Hebdo in Francia e ha fatto da colonna sonora alla vittoria di Tsipras in Grecia.

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emigrazione medica


Rimettono lo stetoscopio in valigia e ritornano in Italia. Tra un po’ di tempo magari. Stefano, ad esempio, prova prima a vincere un concorso. Il trentunenne Stefano Sartini racconta la sua storia a Repubblica: è uno dei primi specializzati italiani in medicina d’urgenza che oggi si trova a Chester in Inghilterra dove lavora quarantotto ore a settimana guadagnando (come medico cosiddetto “junior”) 3.500 sterline al mese al netto delle tasse (stipendio di un primario italiano).

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identità esportate

Federico Rampini - D Repubblica - 24 gennaio 2015


“Non bisogna risalire molto indietro nel tempo, per ritrovare una New York in cui italo-americani voleva dire mafioso. […]
Noi esportammo in America anche un’altra causa di allarme sociale: il terrorismo. […]
Una parte dei dati storici li ho ritrovati visitando il museo dell’immigrazione a Ellis Island, New York. Altri li potete visitare al Vittoriano di Roma nel bel museo dell’Emigrazione italiana. Lì si ricorda anche che l’Italia delle grandi ondate migratorie era un paese da cinquemila omicidi all’anno, dove la miseria si accompagnava a livelli di violenza spaventosi. Li esportavamo in America e in Europa come un tratto distintivo della nostra identità nazionale”. 

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mal di spagna

Claudia Voltattorni - Corriere della Sera - 26 gennaio 2015


La Spagna è sempre in testa e rimane il posto più amato e scelto per farsi un po’ di tempo all’estero. Studio va bene, ma anche divertimento. Così gli universitari italiani continuano a sceglierla per il progetto Erasmus, preferendola a Francia, Germania, Regno Unito e Portogallo che hanno accolto il 70% dei nostri studenti all’estero. […]
Non partono solo gli studenti. Sono oltre 1.600 i docenti italiani partiti o in partenza per un corso di formazione o un periodo di codocenza in scuole europee: un aumento del 60% rispetto al 2013.

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l'italiano per gli stranieri


“Abbiamo un anno di tempo per rivoluzionare la scuola italiana”. Sono trascorsi cinque mesi dalle parole del Presidente del Consiglio Renzi che con un video- messaggio annunciava l’anno della rivoluzione per la scuola italiana: la riforma della “Buona Scuola” che vedrà varato, entro febbraio, il suo primo decreto. Dodici mesi per riflettere su come l’Italia investe sulla scuola dove sono stati chiamati a dare un contributo, per due mesi, anche studenti, insegnanti e famiglie. Dodici punti indicati dal Governo che parlano di precariato, concorsi, supplenze, scatti di carriera, formazione, innovazione, cultura e alfabetizzazione.

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mete preferite


L’articolo di Panorama del 14 gennaio 2015, a firma di Anna Maria Angelone, riporta la classifica di dove si vive meglio tra le 15 capitali del lavoro che più richiedono i nostri professionisti, secondo la graduatoria mondiale 2014 elaborata da Mercer, leader globale nella consulenza per lo sviluppo e l’organizzazione del capitale umano.
La classifica è stata stilata prendendo in considerazione una serie di indicatori: l’indice della qualità della vita, il costo della vita, il livello di istruzione e il cosiddetto sviluppo del capitale umano. Lo studio ha coinvolto 200 città del mondo.

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professioni ricercate in rete


Le prime dieci professioni ricercate in rete? La risposta in un articolo di Walter Passerini su La Stampa del 22 gennaio 2015 che analizza una Ricerca del Terzo Rapporto sul mercato del lavoro, realizzato dalla Fondazione Obiettivo Lavoro in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà, che ha esaminato oltre 360mila annunci di lavoro nell’arco dell’anno.

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gli appunti di ampelio


Fiume di parole per Matterella Presidente della Repubblica il 31 gennaio 2015.
Fulminanti quelle di Gramellini “Al confronto Monti era il Carnevale di Rio”. Poi una valanga di aggettivi, per lo più sinonimi: pacato, equilibrato, prudente, riflessivo, attento, studioso, amabile, affabile, composto, invisibile, sobrio, riservato, mite, rispettoso, rispettabile, schivo, cauto, discreto, semplice, morigerato, silenzioso, umile, ospite e non padrone delle istituzioni.
Manca solo “santo prima di subito”.
E infine “Moroteo” e cioè seguace di Aldo Modo in quanto progressista e fautore del compromesso storico. Insomma una sorta di profeta del Partito della Nazione?
O come qualcuno, scherzando propone la parola moroteo per sostituire “nero di pelle”.

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Brani del 1° discorso del presidente della repubblica


“Esistono nel nostro Paese energie che attendono soltanto di trovare modo di esprimersi compiutamente.
Penso ai giovani che coltivano i propri talenti e che vorrebbero vedere riconosciuto il merito.Penso alle imprese, piccole medie e grandi che, tra rilevanti difficoltà, trovano il coraggio di continuare a innovare e a competere sui mercati internazionali. Penso alla Pubblica Amministrazione che possiede competenze di valore ma che deve declinare i principi costituzionali, adeguandosi alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e alle sensibilità dei cittadini, che chiedono partecipazione, trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza nelle decisioni. Non servono generiche esortazioni a guardare al futuro ma piuttosto la tenace mobilitazione di tutte le risorse della società italiana. […]

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il lavoro autarchico in Ticino


Non c’è proprio limite alla fantasia umana e quindi anche a quella delle istituzioni. L’ultimo esempio lo ha fornito l’Amministrazione comunale di Claro nel Cantone Ticino in Svizzera come si evince da un suo recente comunicato stampa con il quale informa che “Il Comune di Claro, nel rispetto della legge sugli appalti pubblici, ha dato seguito alla propria decisione di sostenere con l'attribuzione di appalti pubblici e mandati le ditte locali che maggiormente impiegano personale residente in Ticino.

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