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3 Febbraio 2015 Numero 20 Anno II

 

mal di spagna

Claudia Voltattorni - Corriere della Sera - 26 gennaio 2015

La Spagna è sempre in testa e rimane il posto più amato e scelto per farsi un po’ di tempo all’estero. Studio va bene, ma anche divertimento. Così gli universitari italiani continuano a sceglierla per il progetto Erasmus, preferendola a Francia, Germania, Regno Unito e Portogallo che hanno accolto il 70% dei nostri studenti all’estero. […]
Non partono solo gli studenti. Sono oltre 1.600 i docenti italiani partiti o in partenza per un corso di formazione o un periodo di codocenza in scuole europee: un aumento del 60% rispetto al 2013.

Nel 2014 l’Italia ha avuto un budget di 78 milioni di euro: 56 per l’istruzione superiore, 16 milioni e 700 mila per la scuola, 4 milioni e 900mila per l’educazione degli adulti. L’Erasmus significa anche lavoro: nel 2014 in 8mila sono partiti per periodi di istruzione e formazione professionale. Uno studio della Commissione europea ha rivelato che tra i laureati l’incidenza della disoccupazione di lunga durata è dimezzata rispetto a chi non ha studiato né si è formato all’estero e, a 5 anni dalla laurea, il loro tasso di disoccupazione è più basso del 23% rispetto a chi non ha mai lasciato l’Italia”.


Claudia Voltattorni – Corriere della Sera – 26 gennaio 2015