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LAVORO ITALIANO NEL MONDO
PERIODICO TELEMATICO
Iscrizione Tribunale Civile di Roma n. 81/2014
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Anno II Numero 34 1° settembre 2015 Archivio

 

IDEE E SCELTE

Carmelo Barbagallo - Estratto della lettera al Direttore de la Repubblica - 20 agosto 2015


“Il Sud, tuttavia, è terra di grandi potenzialità e di rinomate eccellenze: ce ne sono, e tante. Anche la storia dell'impresa e del lavoro ci ricorda vicende virtuose: il processo di industrializzazione targato Iri, gli investimenti dell'illuminista Olivetti, l'insediamento della Fiat a Melfi all'inizio degli anni Novanta; solo per citarne alcune. In tutti questi casi, il ruolo del sindacato è stato decisivo.
Nel suo intervento in occasione del Primo Maggio, il presidente Mattarella aveva richiamato l'attenzione su una «nuova questione meridionale». Inoltre, parlando di lavoro, aveva auspicato «un dialogo proficuo e un impegno comune, anche con le forze sociale e sindacali». È con questo spirito che, già da tempo, abbiamo programmato un'assemblea nazionale della Uil, per il 17 settembre a Bari, su sviluppo, contratti e Sud. Abbiamo invitato Renzi. Se è disposto a confrontarsi con noi, almeno in una sede informale, siamo pronti a offrirgli un contributo di idee, proposte concrete e scelte coerenti”.
 

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SINTESI SVIMEZ

Enrico Deaglio - il Venerd́ - 14 agosto 2015


Così ha sintetizzato Enrico Deaglio su il Venerdì di Repubblica del 14 agosto 2015 l’ultimo rapporto Svimez.
“Il Mezzogiorno d’Italia (più o meno da Roma in giù), secondo lo Svimez è in condizioni «molto peggiori della Grecia», la gente che può (giovani, che hanno ancora energia) scappa ovunque sia possibile (un milione negli ultimi dieci anni, cifre paragonabili a quelle di Paesi che si affacciano a noi dai barconi); l’industria è stata «desertificata», le donne non fanno figli («come ai tempi dell’unità d’Italia», «assistiamo a uno tsunami demografico»), gli immigrati che muoiono di fatica nei campi di pomodoro non riescono a sollevare i dati della nostra agricoltura: meno 39 per cento. Ancora più triste, nel rapporto Svimez, è l’assenza di un farmaco miracoloso.

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da che pulpito!

Antonio Ascenzi


Poco prima della pausa estiva, il Presidente-Segretario Renzi ha attaccato ancora una volta il sindacato e fin qui nulla di nuovo, la vera novità è consistita dal tema al centro dell’attacco: il sindacato non ha idee e, soprattutto, non ha tessere.
Ma sicuramente il Presidente “rottamatore” non si riferiva alla Uil, alla Cgil o alla Cisl, ma a qualche piccolo sindacato poco rappresentativo (nel pubblico Impiego non si bara sulla rappresentatività sindacale), di quelli con i quali ha evidenti frequentazioni visto che, nonostante non ne abbiano titolo, li convoca ai tavoli di trattativa come è successo recentemente nella vertenza Scuola.

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la ragione dei numeri


La questione immigrati è di nuovo sotto la lente d’ingrandimento e questa volta a far discutere sono le regole che disciplinano il diritto di asilo di milioni di profughi in fuga dal proprio paese. Quella di “rifugiato” è una condizione ben precisa e riconosciuta dalla Convenzione di Ginevra del 1951 che, solo scorso anno, ha coinvolto quasi sessanta milioni di persone in tutto il mondo.
Guardando all’Italia, nei primi 8 mesi del 2015 sono sbarcati sulle nostre coste 100mila migranti e – complessivamente – si contano 2,4 milioni di emigrati regolarmente al lavoro nel nostro Paese. I cittadini stranieri si confermano una risorsa per il Belpaese: si stima infatti che i lavoratori immigrati abbiano versato nelle nostre casse 16,3 miliardi di euro per una spesa, dedicata dallo Stato agli immigrati regolari, pari a 12,6 in miliardi (dati il Messaggero).

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nuove forme del divario digitale/4


La società contemporanea guarda alle competenze sviluppate nell’utilizzo di Internet come a vere e proprie risorse. In passato alcuni approcci al concetto di digital divide si limitavano a darne conto attraverso una classificazione binaria, che distingueva gli utilizzatori di Internet dai non utilizzatori, riducendo così le capacità di comprensione del fenomeno. Difatti, tale prospettiva non permetteva di coglierne la complessità, ignorando le numerose variabili in gioco, generatrici di divari multipli. Si pensava infatti che la riduzione del divario digitale fosse vincolata alle opportunità di accesso, vale a dire che a un aumento significativo degli accessi sarebbe corrisposto un ridimensionamento del divario.

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ue: ariecco i confini


Porte chiuse agli immigrati europei senza lavoro. È la proposta shock di Theresa May, Ministro dell’Interno britannico per arginare l’arrivo di migranti UE, giudicato insostenibile a fronte dei dati relativi ai flussi migratori usciti pochi giorni fa. Nel periodo marzo 2014 – marzo 2015 il saldo migratorio della Gran Bretagna ha raggiunto il suo massimo storico: +329mila persone (636mila arrivi contro 307mila partenze), 94mila in più rispetto all’anno precedente. In Italia, il nostro record, secondo i dati Istat, risale al 2007 con +492mila ingressi (558mila arrivi contro 65mila partenze). Il dato inglese non è così eclatante come ci vogliono far credere, piuttosto, è chiaro come il vento del populismo che soffia in tutta Europa sferzi anche sulla Gran Bretagna.

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l'industria 4.0 in Italia


L’avvento del digitale, nella scena produttiva internazionale, sembrerebbe aver dato vita ad una “quarta rivoluzione industriale”. Effettivamente, non si può non constatare che, il termine Industry 4.0 è entrato a far parte del lessico socio-economico e che sempre più esperti cominciano ad interessarsi del fenomeno.
Ma cosa significa Industry 4.0? Ebbene, con questa espressione s’intende l’applicazione dell’IoT nella produzione industriale. Tutto, pertanto, si realizza con Cyber-physical Systems che, attraverso migliaia di sensori installati su macchinari, consentono un’interazione continua, facendo in modo che la produzione possa auto-controllarsi.

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emoticon o emozioni?


Si iniziò solo con sorrisi :) e faccine tristi :( per passare subito dopo ad occhiolini ammiccanti, sguardi assonnati o linguacce. Ora, dopo circa trent’anni dalla loro prima comparsa le faccine, anche dette emoticon, smile o smiley sono entrate a far parte del nostro linguaggio a livello globale.
Un recente sondaggio di Yahoo ha permesso di scoprire che l’82% dei fruitori di messaggerie le usa tutti i giorni e il 61% si esprime meglio utilizzandole. La stessa ricerca ha poi permesso di suddividere gli utilizzatori per età e per tipo di emoticon maggiormente usata dando un interessante spaccato della società.

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taranto narrata

da "La Ferocia" di Nicola Lagioia edizioni Einaudi. Premio Strega 2015)


"Nei quartieri adiacenti all'acciaieria morivano ragazzi di trent'anni. Si ammalavano le bambine di dodici. Tumori allo stomaco, ai polmoni. Robusti padri di famiglia si piegavano su se stessi e nel giro di pochi mesi erano morti. Volti svuotati. Teste calve. Un ammalato ogni diciotto era una percentuale da piaga biblica. Ed era in fondo questo che Orazio Basile aveva temuto fino a un momento prima, ciò che temevano persino quelli che venivano dalle lontane stagioni delle lotte sindacali. Che ci fosse di mezzo qualcosa di soprannaturale. Un dio invincibile e malvagio.

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petali di glicine



L'impasto umano. Fatti di terra guardiamo le stelle.
E' lo slogan di presentazione di Torino Spiritualità, cinque giorni di incontri dialoghio lezioni e lettura dal 23 al 27 settembre 2015
 

L'eredità dei padri conquistala pe possederla.
E' la frase di Goethe che presenta il festival della Filosofia che si terrà a Modena Sassuolo Carpi in settembre 2015


I libri sono un giacimento sterminato per comprendere la vita e attraversarla. Cominciate da Dostoevskij, cari ragazzi.

E' il consiglio dato ai giovani dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
 

Non c'è niente di più umiliante che vedersi parare un rigore da un portiere che non ha capito la finta.
la frase di Peppino Meazza è stata ricordata a proposito del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che ha smentito un sito internet che già aveva smentito una notizia già di per se fantasiosa.
 

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appunti di ampelio


Agosto è famoso non solo per il detto "Agosto moglie mia non ti conosco" dal titolo di un libro di Achille Campanile e ovviamente per le ferie ma anche per episodi incredibili e clamorosi che attirano l'attenzione di tutti. Bisogna riandare al ferragosto del 1977 con la fuga di Kappler, criminale nazista, dall'Ospedale del Celio per trovare un fatto clamoroso come i funerali di Vittorio Casamonica con tanto di carrozze trainate dai cavalli, banda musicale che suona tra l'altro "Il Padrino" e l'elicottero che getta petali di rosa. C'è stata una indignazione generalizzata.

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