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LAVORO ITALIANO NEL MONDO
PERIODICO TELEMATICO
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Anno II Numero 21 15 Febbraio 2015 Archivio

 

pių italiani all'estero

Agenzia Internazionale Stampa Estero - 2 febbraio 2015


“Sono 4.636.647 gli italiani residenti all’estero. Puntuale come ogni anno, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale Farnesina – Viminale con il numero dei cittadini italiani residenti all’estero, così come disposto dalla Legge sul voto all’estero. Il decreto firmato da Gentiloni e Alfano si basa sull'elenco aggiornato dei cittadini italiani all'estero al 31 dicembre 2014.

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rsu: rappresentanza e contrattazione


Che Tonino Ascenzi sia nella Uil custode prezioso della conoscenza sulla rappresentanza sindacale in Italia è cosa risaputa non solo tra gli addetti ai lavori ma anche tra i tanti giovani che hanno partecipato ai corsi di formazione da lui organizzati, gestiti e anche svolti come docente.
È questo legame forte tra rappresentanza e contrattazione e tra formazione e rappresentanza che trae forza il testo “Rsu – Rappresentanza e Contrattazione” per le Edizioni Lavoro Italiano.
È un testo fondamentale per ogni Segretario Organizzativo delle strutture sia di categoria che confederali.

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inseminare rafforzare costruire


Inseminare la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Rafforzare la tutela del diritto al risarcimento del danno alla salute dei lavoratori colpiti da infortunio o malattia professionale.
Costruire nei vari territori della regione pool di esperti per la gestione amministrativa e giuridica delle istanze di tutela presentate al Patronato.

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la discrezione della cittadinanza


La riforma della legge sulla cittadinanza italiana è un tema sul quale periodicamente la politica si scontra nel tentativo di modificare in meglio le norme che stabiliscono come diventare italiani. Come riporta l’articolo “I trucchi per diventare italiani” di Stefano Filippi pubblicato su Il Giornale del 2 febbraio 2015, mentre in Parlamento si dibatte tra lo ius soli o lo ius sanguinis, sul numero minimo di anni obbligatorio di residenza, se è il caso di essere di manica larga oppure mantenere un certo rigore; l’incapacità di applicare le norme, favorisce il moltiplicarsi di pratiche illegali.

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cittadinanza annunciata

Il Fatto Quotidiano - 11 febbraio 2015


“Ius soli e coppie di fatto: finora solo parole un anno fa era praticamente fatto: cittadinanza per i bambini stranieri nati in Italia. […]
Sul tema della cittadinanza neanche un passo avanti finora. Si era partiti a febbraio 2014 con l’annuncio di una legge che avrebbe consentito a “quella bambina che è nata nella stessa città in cui è nata la sua compagna di banco, di avere la possibilità, dopo un ciclo scolastico, di essere considerata italiana”.

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welfare sociale uil puglia


L’attrazione dei sindacati di categoria verso il welfare aziendale trova sbocco anche nell’impegno del welfare sociale in particolare per ciò che riguarda gli immigrati.
L’attrazione verso e con gli immigrati trova la concretizzazione nel rapporto sempre più stretto tra l’Ital e i sindacati Uil di categoria.
Questa opportunità viene colta dall’Ital Puglia che con l’input politico del Segretario Generale Uil Puglia, Aldo Pugliese, sta svolgendo un corso che coinvolge sia mediatori culturali della Uil sia delegati delle categorie UilTucs, Uilm, Uila che organizzano settori con forti presenze di immigrati.

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matrimoni cosė cosė


Era il 2008 quando la procura di Genova bloccò le nozze fra un anziano e la giovane badante. L’episodio ha prodotto negli anni una serie di iniziative giudiziarie in tutta Italia finalizzate a scovarne gli illeciti. È quanto riassunto nell’inchiesta di Fabrizio Boschi, su il Giornale del 2 febbraio scorso, che affronta luci e ombre del fenomeno dei matrimoni fra gli anziani e le proprie badanti, un vero e proprio “boom di unioni” che alimenta ogni anno migliaia di truffe e che ha spinto il legislatore a varare una serie di norme sulla cittadinanza per tutelare gli anziani, i loro patrimoni e le pensioni di reversibilità.

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parrucchieri italiani in usa

Federico Rampini - DRepubblica - 7 febbraio 2015


“Quando si parla delle nuove migrazioni di giovani italiani che vanno a cercare lavoro all’estero, non bisogna pensare solo ai ricercatori universitari. Le figure come il parrucchiere sono anche più frequenti, e sono storie che vanno studiate. […]
Questa è una dimensione che si tende a trascurare, quando si parla di fuga di cervelli. I talenti che lasciano l’Italia per venire qui, non sono solo ricercatori in medicina o in fica nucleare. Anche un bravo artigiano ha un cervello.

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perchč trasferirsi


La voglia degli italiani di partire per un lavoro che piace e valorizzi è confermato anche dall’ultimo Kelly Global Workforce Index 2014 (KGWI) relativo alle preferenze dei lavoratori e la flessibilità sul lavoro. Il Kelly Global Workforce Index è un’indagine annuale di carattere globale che raccoglie le opinioni su temi che riguardano il lavoro e il luogo di lavoro. Quest’anno la ricerca ha raccolto le risposte di oltre 230mila persone di 31 paesi di cui 4mila in Italia.

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fare un figlio all'estero


Partiamo dalla Francia per parlare di welfare e politiche familiari. Iniziamo dal Paese che registra il tasso di natalità più alto d’Europa, dallo Stato che nonostante la crisi e la disoccupazione presenta una media di due figli per donna, in controtendenza rispetto al resto d’Europa dove - dati Ined - la media è di 1,5-1,6 figli (Italia 1,31 figli per donna – dati Istat anno 2014).
Per una donna che vive in Francia diventare mamma e riuscire a conciliare il lavoro e la famiglia è (quasi) una passeggiata.

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gli appunti di ampelio


Le frasi fatte, i modi di dire propri di un idioma stanno diventando una vera e propria colonna sonora dell’epoca renziana. Una riscoperta della lingua italiana popolare che può essere compresa dagli italiani all’estero ma che è difficilmente comprensibile da parte degli immigrati.
“Se ne faranno una ragione” o “Dove stavate quando” sono i motti che il Presidente del Partito Unico della Nazione può mettere nel proprio stemma.

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