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LAVORO ITALIANO NEL MONDO
PERIODICO TELEMATICO
Iscrizione Tribunale Civile di Roma n. 81/2014
Direttore Responsabile: Alberto Sera
Direzione e redazione: Via Po, 162 Roma
stampa@pec.italuil.it

Anno II Numero 27 15 Maggio 2015 Archivio

 

patronato = legalità

Gilberto De Santis



L’iniziativa di oggi è molto importante perché rappresenta la prima occasione pubblica promossa dal Ce.Pa. dopo l’emanazione della Legge di Stabilità 2015 e ci consente di ribadire il ruolo insostituibile del Patronato sia in Italia che all’estero.
La nostra presenza è presidio di legalità sul territorio perchè garantisce lo svolgimento dell’attività nel pieno rispetto delle norme e nell’interesse esclusivo delle persone.
La nostra opera è improntata alla massima qualità e professionalità e impedisce che inaffidabili faccendieri possano speculare sulla pelle delle persone.
Il territorio costituisce per noi il punto di ascolto delle istanze dei lavoratori e dei cittadini nonchè il livello istituzionale di confronto e supporto agli Enti previdenziali e assicuratori e alle Amministrazioni pubbliche.
Il territorio è il luogo dove il Patronato esercita l’assistenza, la consulenza, la tutela e l’accesso trasparente e gratuito ai diritti previdenziali e socio assistenziali.
La nostra presenza capillare ci consente di combattere le discriminazioni delle “3 G” intese come: discriminazioni Generazionali, Geografiche e di Genere.
Ai nostri interlocutori istituzionali (Inail, Inps e Enti locali) diciamo che il territorio deve essere un luogo di confronto e di soluzione dei problemi della gente e ribadiamo loro che il colloquio telematico deve essere inteso come uno strumento di semplificazione e non come una barriera che ostacola i diritti dei cittadini.
Secondo i dati Istat solo il 31% degli italiani colloquia telematicamente con la P.A. perché gran parte della popolazione non dispone della competenza tecnico informatica necessaria. In questi decenni l’attività dei Patronati ha contribuito ad innovare l’amministrazione dello Stato e degli Enti locali attraverso un uso capillare e diffuso della telematica sulla quale restiamo all’avanguardia.
Rivendichiamo questo ruolo a dispetto di chi ogni tanto, strumentalmente, tenta di denigrarci accampando critiche infondate.


Stralcio della Relazione di Gilberto De Santis in occasione del Convegno Ce.Pa “No al mercato dei diritti. Il Patronato garanzia di legalità” – 14 maggio 2015
 

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previdenza minata

Alberto Sera



In questi ultimi mesi i Fondi pensione sono stati oggetto di provvedimenti legislativi che non vanno certamente nella direzione dello sviluppo e del rilancio di questo importante strumento.
Senza poi contare le altre misure messe in cantiere dall’attuale Governo che, se approvate, non solo avranno l’effetto di disincentivare l’adesione alla previdenza complementare ma, cosa ancora più grave, andranno a incrinare la fiducia dei lavoratori mandando un messaggio negativo soprattutto ai più giovani.
Dal rapporto Censis 2013 emerge un dato sorprendente: sono 16 milioni i lavoratori che non hanno idea di come funzioni la previdenza complementare.
Vanno trovate tutte le strade per organizzare meglio la semplificazione e la trasparenza del sistema. Solo così sarà possibile il linguaggio della chiarezza che potrà servire ad avvicinare i giovani.

Per potere effettuare delle scelte realmente corrette e ragionate, i lavoratori devono avere un quadro chiaro sui propri diritti pensionistici, nonché proiezioni precise e aggiornate di quanto il sistema pubblico obbligatorio sarà in grado di garantire una volta tagliato il traguardo (sarebbe il caso di dire sempre più ad “ostacoli”) della pensione.
Auspichiamo che si giunga presto alla stipula di Convenzioni con tutti i Fondi pensione negoziali e a cogliere questa opportunità rappresentata dai Patronati ed Assofondipensione.
Ci impegniamo come Patronati a rafforzare ancora di più la nostra attività in questo specifico settore affinché venga sempre più ad affermarsi il fondamentale principio di civiltà che è alla base della nostra attività: tutelare i lavoratori ed i cittadini, per assicurare condizioni di vita più serene ai meno giovani e garantire un futuro più sicuro e certo alle nuove generazioni.

 

Stralcio della relazione di Alberto Sera al Convegno sulla Previdenza Complementare - 5 maggio 2015

 

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no alle discriminazioni


In molti si domandano come mai la data del 17 maggio di ogni anno venga commemorata come “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”.
Il 17 maggio 1990, l’Assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha rimosso l’omosessualità dalla classificazione internazionale delle malattie mentali.
Conseguentemente a quell’evento storico che ha permesso il superamento del pregiudizio scientifico nei confronti di questo orientamento, a partire dal 2005 questa giornata è diventata una ricorrenza annuale importante mirante a coordinare, quale momento di riflessione e azione, le varie iniziative nazionali e internazionali che sollevano l’attenzione sulle violazioni dei diritti ai danni dalle persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali), ma anche per chiedere un serio impegno a istituzioni e comunità contro ogni forma di atteggiamento discriminatorio basato sull’orientamento sessuale.

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PETALI DI GLICINE/1

Corriere della Sera su Orticola 2015


“Tripudio di ortensie e fiordalisi, campanule e lupini, iris e muscari. Le viti si mescolano agli iris e agli ulivi, i gerani sono accostati ai cavoli, il profumo dei gelsomini si mischia con quello degli agrumi”.

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PETALI DI GLICINE/2

Dal Decalogo di una mamma di Silvia Vegetti Finzi ? Corriere della Sera


“Con il lavoro. La disoccupazione deprime chi la soffre: toglie sicurezza, autostima, fiducia nel futuro. Ma anche il lavoro non scherza: si fa sempre più esigente per quantità e qualità sino a fagocitare tutte le energie. E la mamma, da divorante (tigre, coccodrillo, serpente) diventa divorata”.

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PETALI DI GLICINE/3

Dal risvolto di copertina di Perseveranza di Salvatore Natoli


“Incostanza e mutamenti repentini di vita privata e pubblica non lasciano molto spazio alla perseveranza. Perseveranza ovvero come saldare la realizzazione di sé e il bene comune. Perseveranza la virtù che non cede alle difficoltà e regge nel tempo”.

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PETALI DI GLICINE/4

Breteaston Ellis


Abbiamo cresciuto i figli in una bolla dove tutti vincono e il dolore non c’è. Ci sono “Genitori – Elicottero” che stanno sempre sopra i loro figli per proteggerli. “Stai sicuro, stai attento”.

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PETALI DI GLICINE/5

Maurizio Maggiani - Il Fatto Quotidiano


Maurizio Maggiani su Il Fatto non si spiega perché “Sono venute le rose e sono già tutte malate... Sappiamo per certo che non era di rose la corona di spine ma di pruni e di more, piante che godono di sempiterna impunità, salute e invasività… La rosa non è solo un fiore, la rosa è una rosa, la rosa è una donna che muore d’amore. Appunto”.

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divario digitale


“Dal 18 maggio basta un click”. Il Viminale annuncia su twitter l’imminente avvio della procedura informatizzata per la richiesta di cittadinanza italiana accompagnando questa “rivoluzione informatica” con le pagine di un manuale che spiegano agli utenti come fare per addentrarsi nella “Cittadinanza Web”.
Dodici pagine - disponibili solo in italiano - che descrivono come: registrarsi sul sistema, attivare l’utenza, accedere con le credenziali, associare la domanda, inviare l’istanza e consultarne lo stato di avanzamento.

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garanzia giovani: un affare per pochi


Ad un anno dal lancio il Programma europeo Garanzia Giovani nel Bel Paese può essere considerato senza alcun dubbio un flop; soprattutto per i potenziali beneficiari del Programma, i giovani Neet tra i 15 e 29 anni che avrebbero dovuto usufruire di un percorso finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro. All’8 Maggio 2015, i ragazzi registrati al Programma risultano essere 557.802, ma quelli a cui è stata effettivamente offerta almeno una misura sono poco più di 80.000.

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SOCIAL SCUOLA


Sulla pagina facebook del patronato Ital si è aperto un dibattito sul tema “scuola”: una questione che coinvolge migliaia di docenti che si definiscono “indignati” e determinati a chiedere al governo il ritiro del ddl scuola e la ridiscussione di una riforma (realmente) condivisa.
Tra loro c’è chi lamenta “troppi poteri ai presidi” chiedendo una ripartizione equa e condivisa delle responsabilità, c’è chi paventa soluzioni estreme come quelle che si stanno discutendo in queste ore sul possibile blocco degli scrutini e della maturità, una forma di protesta ritenuta altresì "illegittima e dannosa" dal presidente dell’autorità di garanzia per gli scioperi che si dichiara pronto a intervenire con provvedimenti.

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GLI APPUNTI DI AMPELIO


I deputati di un gruppo parlamentare hanno lanciato crisantemi gialli alla Camera non appena approvato l’Italicum.
Lo stesso giorno insegnanti della scuola italiana hanno protestato vestendosi di nero.
Le rivoluzioni, le proteste sono state legate spesso ai fiori e ai colori.
Tra quelle più famose la rivoluzione arancione in Varsavia o le proteste del popolo viola contro il governo Berlusconi.
Oppure sul versante dei fiori dalla rivoluzione dei garofani in Portogallo, a quello delle rose in Georgia per arrivare a quella dei tulipani in Kirghizistan.
L’ultima rivoluzione che ci ha più toccati anche per la vicinanza è quella derivante dalle sommosse in Tunisia che hanno preso il nome della rivoluzione dei gelsomini che caratterizza quella conosciuta anche come primavera araba.

 

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