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15 Maggio 2015 Numero 27 Anno II

 

previdenza minata

Alberto Sera


In questi ultimi mesi i Fondi pensione sono stati oggetto di provvedimenti legislativi che non vanno certamente nella direzione dello sviluppo e del rilancio di questo importante strumento.
Senza poi contare le altre misure messe in cantiere dall’attuale Governo che, se approvate, non solo avranno l’effetto di disincentivare l’adesione alla previdenza complementare ma, cosa ancora più grave, andranno a incrinare la fiducia dei lavoratori mandando un messaggio negativo soprattutto ai più giovani.
Dal rapporto Censis 2013 emerge un dato sorprendente: sono 16 milioni i lavoratori che non hanno idea di come funzioni la previdenza complementare.
Vanno trovate tutte le strade per organizzare meglio la semplificazione e la trasparenza del sistema. Solo così sarà possibile il linguaggio della chiarezza che potrà servire ad avvicinare i giovani.

Per potere effettuare delle scelte realmente corrette e ragionate, i lavoratori devono avere un quadro chiaro sui propri diritti pensionistici, nonché proiezioni precise e aggiornate di quanto il sistema pubblico obbligatorio sarà in grado di garantire una volta tagliato il traguardo (sarebbe il caso di dire sempre più ad “ostacoli”) della pensione.
Auspichiamo che si giunga presto alla stipula di Convenzioni con tutti i Fondi pensione negoziali e a cogliere questa opportunità rappresentata dai Patronati ed Assofondipensione.
Ci impegniamo come Patronati a rafforzare ancora di più la nostra attività in questo specifico settore affinché venga sempre più ad affermarsi il fondamentale principio di civiltà che è alla base della nostra attività: tutelare i lavoratori ed i cittadini, per assicurare condizioni di vita più serene ai meno giovani e garantire un futuro più sicuro e certo alle nuove generazioni.

 

Stralcio della relazione di Alberto Sera al Convegno sulla Previdenza Complementare - 5 maggio 2015