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15 Maggio 2015 Numero 27 Anno II

 

no alle discriminazioni

In molti si domandano come mai la data del 17 maggio di ogni anno venga commemorata come “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”.
Il 17 maggio 1990, l’Assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha rimosso l’omosessualità dalla classificazione internazionale delle malattie mentali.
Conseguentemente a quell’evento storico che ha permesso il superamento del pregiudizio scientifico nei confronti di questo orientamento, a partire dal 2005 questa giornata è diventata una ricorrenza annuale importante mirante a coordinare, quale momento di riflessione e azione, le varie iniziative nazionali e internazionali che sollevano l’attenzione sulle violazioni dei diritti ai danni dalle persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali), ma anche per chiedere un serio impegno a istituzioni e comunità contro ogni forma di atteggiamento discriminatorio basato sull’orientamento sessuale.

Due anni dopo, il 26 aprile del 2007, con una Risoluzione del Parlamento europeo, l’UE ha istituito ufficialmente la giornata contro l’omofobia sul suo territorio (art. 4), ribadendo alla Commissione la propria richiesta per «garantire che la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale in tutti i settori sia vietata». Inoltre, l’Unione europea «condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l’odio e la violenza», al riguardo chiede «alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli» (art. 7). Infine, «esprime la propria solidarietà e il proprio appoggio agli attivisti dei diritti fondamentali e ai difensori della parità di diritti per i membri della comunità LGBT» (art. 9).
Quest’anno il Coordinamento Diritti Uil ha deciso di avviare, in collaborazione con il Patronato Ital Uil e con la partecipazione del Coordinamento nazionale Pari opportunità Uil, una sua campagna di sensibilizzazione contro l’intolleranza, l’omofobia, la bifobia e la transfobia, attraverso la produzione di una cartolina che sarà distribuita capillarmente sul territorio. (Pietro Nocera)