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15 Maggio 2015 Numero 27 Anno II

 

SOCIAL SCUOLA

Sulla pagina facebook del patronato Ital si è aperto un dibattito sul tema “scuola”: una questione che coinvolge migliaia di docenti che si definiscono “indignati” e determinati a chiedere al governo il ritiro del ddl scuola e la ridiscussione di una riforma (realmente) condivisa.
Tra loro c’è chi lamenta “troppi poteri ai presidi” chiedendo una ripartizione equa e condivisa delle responsabilità, c’è chi paventa soluzioni estreme come quelle che si stanno discutendo in queste ore sul possibile blocco degli scrutini e della maturità, una forma di protesta ritenuta altresì "illegittima e dannosa" dal presidente dell’autorità di garanzia per gli scioperi che si dichiara pronto a intervenire con provvedimenti.

Anche gli studenti del collettivo "Unione degli Studenti" fanno sentire la propria voce e, attraverso un contro filmato indirizzato a Renzi, indicano i temi che meriterebbero "un ripasso" da parte del governo. I ragazzi rivendicano il diritto allo studio e la necessità di investire sulla scuola pubblica, accusano il premier di voler “mandare i ragazzi a scuola di precarietà” sottolineando come “sia compito della scuola trasformare il mondo della produzione immettendo nuove conoscenze e competenze e non viceversa”, sostengono con fermezza che “autonomia” è un concetto diverso da “autoritarismo” ricordando, infine, che “la democrazia non può essere terreno di scontro elettorale".

Il nostro Segretario generale, Carmelo Barbagallo, ha messo l’allerta rispetto alle posizioni del governo dichiarando sulle pagine di Repubblica di essere pronto a “Suonare tutti i tasti della tastiera” se la riforma non cambierà. (Silvia La Ragione)