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LAVORO ITALIANO NEL MONDO
PERIODICO TELEMATICO
Iscrizione Tribunale Civile di Roma n. 81/2014
Direttore Responsabile: Alberto Sera
Direzione e redazione: Via Po, 162 Roma
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Anno III Numero 44 7 Gennaio 2016 Archivio

 

il presidente mattarella e il lavoro

Tratto dal messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - 31 dicembre 2015


"Il lavoro manca soprattutto nel Mezzogiorno. Si tratta di una questione nazionale. Senza una crescita del Meridione, l'intero Paese resterà indietro.

Le diseguaglianze rendono più fragile l'economia e le discriminazioni aumentano le sofferenze di chi è in difficoltà.

Come altrove, anche nel nostro Paese i giovani che provengono da alcuni ambienti sociali o da alcune regioni hanno più opportunità: dobbiamo diventare un Paese meno ingessato e con maggiore mobilità sociale.
 

[…]

Un elemento che ostacola le prospettive di crescita è rappresentato dall'evasione fiscale.

Secondo uno studio, recentissimo, di pochi giorni fa, di Confindustria, nel 2015 l'evasione fiscale e contributiva in Italia ammonta a 122 miliardi di euro. 122 miliardi! Vuol dire 7 punti e mezzo di PIL. Lo stesso studio calcola che anche soltanto dimezzando l'evasione si potrebbero creare oltre trecentomila posti di lavoro: gli evasori danneggiano la comunità nazionale e danneggiano i cittadini onesti. Le tasse e le imposte sarebbero decisamente più basse se tutti le pagassero".


Tratto dal messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – 31 dicembre 2015
 

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numeri di fine anno


I bilanci di fine anno sono ovviamente di fine anno. Il Forum Spinoza.it, ripreso da Il Fatto, commenta così: "Italia, misterioso picco della mortalità: +11,6% di deceduti nel 2015. Ecco dov'erano finiti i disoccupati". Anche il settimanale Sette ci mette dell'impegno nell'affermare che la lettura digitale stenta a decollare. Infatti, mentre il 93,6% degli italiani ha un cellulare, solo il 6,8% degli italiani possiede un lettore ebook.

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lavoro detto


Il Jobs Act ha funzionato. Oggi in Italia ci sono più tutele e più posti di lavoro. Questo il pensiero di Renzi nella conferenza stampa di fine anno.
Barbagallo risponde: “Con altre politiche occupazionali si sarebbero potuti ottenere risultati decisamente migliori, spendendo molto meno".
Il fact checking de La Stampa così titola: "Boom di occupati con il posto fisso. I dati Istat però dicono l'opposto."

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nuovi confronti


Contrattazione, Concertazione, Condivisione, Dialogo sociale. Lungo il succedersi di queste forme di confronto si è sviluppata l'azione delle forze sociali che hanno portato significativi avanzamenti del progresso economico della società italiana.
Ora, da un paio di anni a questa parte, non ci sono più tecniche contrattuali. C'è solo il disprezzo da parte del capo del governo che purtroppo produce solo danni sociali ed economici.

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la deunionization


Ruth Milkman, sociologa statunitense di origini bielorusse, in una intervista a La Lettura commentando le novità del mercato del lavoro degli USA, ha sottolineato come la flessibilità è uno strumento utile per le aziende, il precariato è difficilmente quantificabile, il neoliberismo vince con la deregulation, la deindustrialization, la deunionization (indebolimento del sindacato). E infatti "negli Usa i sindacati sono sotto attacco da decenni. Nel privato gli iscritti sono scesi dal 35% della metà degli anni cinquanta al 6,6% nel 2014. Hanno una maggiore presenza nel settore pubblico con il 35,7%. Ciò ha avuto conseguenze enormi ed è una delle cause della massiccia crescita della disuguaglianza del reddito a partire dal 1970".
Il titolo dell'articolo è veramente rappresentativo dei contenuti dell’intervista "Diritti e salari, il lavoro è cambiato. Siamo tornati indietro di un secolo".

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per il lavoro, quo vado?


Ci aveva provato qualche anno fa il ministro Tremonti a parlare di posto fisso. Quasi nessuna reazione. È diventato un tabù dei giorni nostri. Il primo merito di Checco Zalone in "Quo vado?" è quello di aver dato al "posto fisso" il ruolo di attore protagonista del film.
Una pellicola sul lavoro in cui si parla anche di nuova emigrazione, di lavoro umanitario, di integrazione, di pubblica amministrazione. Tutto con l'occhio della prima Repubblica che è anche la canzone simbolo del film.

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stranezze danesi


Due notizie mettono in dubbio il primato danese nel progresso: il governo ha chiesto ai profughi di donare i loro gioielli per pagare il welfare e ha lanciato un messaggio: "Non venite da noi, si vive male, è durissima", poi ha reso l'educazione sessuale obbligatoria ai musulmani (primi in Norvegia e Baviera ma volontaria) per prevenire gli stupri.
Viene subito in mente la frase fatta "C'è del marcio in Danimarca", una frase dell'Amleto di Shakespeare che oggi si usa per indicare che in un certo ambiente qualcuno stia congiurando ai danni di altri. Ma la Danimarca ridiventa simpatica se si ricorda che i suoi abitanti mettono da parte piatti e piattini inutilizzati per poi, nella notte di S. Silvestro iniziare a tirarli con tanto amore contro le porte di tutti i vicini amici e familiari. Lo fanno come augurio di un felice anno nuovo. (Maura Tabacco)
 

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lavoro di squadra

Intervista a PIERANGELO MASSA - Segretario generale Uil Genova e Liguria - a cura di Viviana Toia




Qual è il personaggio pubblico che ha arricchito di più la tua gioventù?

Mi hanno colpito il rigore morale e la grande umanità di Sandro Pertini. Un uomo umilmente potente, vicino ai semplici.


Nel corso della tua carriera sindacale hai tenuto diverse assemblee, qual è quella che ti è rimasta più impressa?
Quella relativa alla chiusura dello stabilimento siderurgico di Genova Campi. Chiudere una fabbrica storica in quel periodo non fu una cosa semplice. Seppur in presenza di garanzie per tutti, ha significato la fine di un pezzo importante della storia di Genova. Purtroppo ne sono seguite altre, ma quella fu la prima.


La citazione a cui sei più affezionato?
Non ho particolare interesse per le citazioni ma credo che “in alto i cuori” rappresenti il meglio che si possa esprimere da uomo e sindacalista. Inoltre mi rimangono impresse le semplici ma verissime parole di Guido Rossa, sindacalista ucciso dalle brigate rosse: “Quando le cose si devono fare, si fanno”. Quello di Rossa è un esempio per tutti.


Qual è il tuo libro preferito?
Il campo della letteratura è immenso, difficile scegliere. Indubbiamente l’Iliade, anche perchè l’età in cui l’ho conosciuta rappresenta un intrigante punto fermo.


Quale invece la musica che preferisci?
Ovviamente la musica che ha caratterizzato la mia gioventù, che è la stessa che ancora oggi va per la maggiore: quella degli anni ’70; a cominciare dai Beatles che ho visto a Genova, Creedence Clearwater Reviva, Patty Smith, i Nomadi e via via tutte le formazioni di quegli anni. Poi Lucio Battisti che parlava al cuore.


Il tuo film preferito?
Corvo rosso non avrai il mio scalpo.


Il tuo piatto preferito?

Pasta aglio, olio e peperoncino.


La qualità che ritieni essere fondamentale per essere un buon sindacalista?
Onestà intellettuale.


Qual è l’aggettivo che più ti definisce?
Diffidente.


Il tuo peggior difetto?
La diffidenza


La qualità che vorresti avere?
Un po’ di cattiveria.


Se non avessi fatto il sindacalista cosa ti sarebbe piaciuto fare?
Il musicista.


L’ultima volta che ti sei commosso?
Ogni volta che un compagno di strada mi lascia per andare nel dopo.


Qual è stato il complimento più bello che hai ricevuto riferito alla tua attività?
Abbiamo costruito una bella squadra.


 

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gli immigrati nel mercato del lavoro italiano


Il “Quinto Rapporto annuale. I migranti nel mercato del lavoro in Italia” rivela che tra il 2013 e il 2014 il numero degli occupati stranieri è aumentato di 111.000 unità (+44.600 UE e +66.680 Extra UE), mentre è diminuito di 23.000 unità quello dell’occupazione italiana. Un dato che, letto in termini assoluti, evidenzia come la variazione positiva del numero di occupati registrata nel 2014 sia da attribuirsi esclusivamente agli stranieri.

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CARBONE A RENZI

5 gennaio 2015 - Uil.it


"Le categorie del pubblico impiego hanno portato i sacchi di carbone, adesso sta a Renzi e al Governo evitare che diventino carboni ardenti”. E’ quanto ha dichiarato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, in occasione del presidio organizzato questa mattina in piazza Montecitorio dalle categorie del pubblico impiego (UilFpl, UilScuola, UilPa, UilRua) per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti per circa tre milioni di dipendenti pubblici.

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gli appunti di ampelio


Un amico mi manda nel corso della notte di capodanno un sms che dice: "Sveglio dopo gli auguri del presidente porgo auguri di un felice 2016". A cui prontamente rispondo:
"Il prossimo anno il messaggio verrà spostato a dopo mezzanotte". Ma dopo questo botta e risposta e dopo i fuochi d'artificio per festeggiare l'anno nuovo, nei giorni seguenti rifletto sul messaggio del Presidente Mattarella. Il suo parlare lento, con una tonalità unica, senza variazioni retoriche e con una timidezza evidente e non nascosta.

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