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Prestazioni antitubercolari

 

L’ASSICURAZIONE CONTRO LA TUBERCOLOSI

 
Prestazioni economiche e sanitarie
Requisito per il diritto
Indennità giornaliera
indennità post-sanatoriale
Assegno di cura e sostentamento
 

 

 
Cittadini non assicurati presso l'Inps

 

 

Tabelle importi 2009 - 2010 ( clicca qui)
Tabelle importi 2010 - 2011 (clicca qui) 

 

Tabelle importi 2011 - 2012 (clicca qui) 
Tabelle importi 2012 - 2013 (clicca qui)
Tabelle importi 2013 - 2014 (clicca qui)
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Tabelle importi 2019 - 2020 (clicca qui)
 

 

Prestazioni economiche e sanitarie

 

 

Le indennità antitubercolari sono indennità sostitutive o integrative della retribuzione, erogate dall’Inps, a determinate condizioni, al lavoratore dipendente e ai suoi familiari a carico, in caso di malattia tubercolare. L'assistenza sanitaria è a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Non è necessario che i familiari siano assicurati.
Hanno diritto all'assistenza antitubercolare anche i titolari di pensione o i titolari di rendita nonché i loro familiari.
Gli importi delle indennità antitubercolari sono correlate alla  dinamica   del  trattamento minimo delle pensioni a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti.

Requisito per il diritto

E sufficiente che l'assicurato faccia valere un solo anno di contribuzione (52 settimane) versata in tutta la sua vita di lavoro, per poter conseguire il diritto per sé e per i suoi familiari alle prestazioni.

 
Indennità giornaliera

L’indennità giornaliera spetta
durante il periodo di ricovero e di cura ambulatoriale, comprese le domeniche e le altre festività, anche oltre i 180 giorni; dal 181° giorno nella misura fissa.
I datori di lavoro sono tenuti ad anticipare l'indennità giornaliera per tbc ai propri dipendenti "con le modalità e secondo le procedure previste per le indennità di malattia". Se l’indennità di malattia è inferiore all’indennità giornaliera nella misura fissa dovrà essere erogata quest’ultima. L’indennità giornaliera spettante agli assistiti in qualità di familiari di assicurato, nonché ai pensionati o titolari di rendita e ai loro familiari ammessi a fruire delle prestazioni antitubercolari, è pari alla metà dell’importo minimo. La prestazione  non è dovuta nei casi e per tutto il periodo in cui il lavoratore abbia diritto a percepire dal datore di lavoro l'intera retribuzione.

Indennità post-sanatoriale

Tale indennità spetta a tutti coloro che sono stati assistiti mediante ricovero o cura ambulatoriale per un periodo non inferiore a 60 giorni e che sono stati dimessi per guarigione o stabilizzazione clinica. Decorre dalla cessazione dell'indennità giornaliera e viene corrisposta per la durata di due anni in misura fissa.
L'indennità spetta anche nel caso in cui l'assistito attenda a proficuo lavoro o fruisca comunque dell'intera retribuzione.
Ai familiari, ai pensionati o ai titolari di rendita e ai loro familiari, spetta l'indennità per un importo pari alla metà della misura intera.

 
Assegno di cura e sostentamento

Viene corrisposto a tutti coloro che hanno percepito l'indennità post-sanatoriale e viene erogato in misura unica, sia ai lavoratori assicurati che ai loro familiari ed ai pensionati.
Spetta, al termine della corresponsione dell'indennità post-sanatoriale, all'assistito la cui capacità di guadagno in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta a meno della metà per effetto e in relazione alla malattia tubercolare. E’ di durata biennale, rinnovabile a domanda, in permanenza dei requisiti richiesti. L'assegno é incompatibile con la retribuzione.

 
Cittadini non assicurati presso l'Inps

I cittadini affetti da tubercolosi, non assistiti dall'Inps, o che non possono far valere in questa assicurazione almeno un anno di contribuzione, e con un reddito inferiore al minimo imponibile ai fini Irpef, possono conseguire, ai sensi della legge n. 88/87, da parte dei competenti organi del Servizio sanitario nazionale, le stesse prestazioni economiche corrisposte dall'Inps, nella identica misura, con le stesse modalità e durata.