Assegno reversibile o una tantum in caso di morte
Se la persona danneggiata muore dopo aver presentato la domanda e prima di percepire l’indennizzo, agli eredi compete la quota ereditaria, testamentaria o legittima, delle rate di indennizzo maturate dalla data di presentazione della domanda sino al giorno della morte (compreso) del danneggiato.
Solo nel caso in cui la morte del danneggiato derivi dalle vaccinazioni o dalle patologie previste, i familiari superstiti potranno optare tra l'assegno reversibile per 15 anni e un assegno una tantum rivalutato annualmente.
Sono considerati aventi diritto, nell'ordine stabilito dalla norma, i seguenti familiari: il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli minorenni, i fratelli maggiorenni. I benefici spettano anche nel caso in cui il reddito della persona deceduta non rappresenti l'unico sostentamento della famiglia.