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Napoli: volontari del servizio civile a confronto sul divario digitale

22/07/2015


Con due belle composizioni di fiori sul tavolo di Presidenza ad accogliere una ventina di volontari del servizio civile Ital di Napoli scelti per partecipare ad un confronto sul Divario Digitale si è svolto il 21/7/2015 l’incontro organizzato dall’Ital Campania e dalla Uil di Napoli.

Pasquale Scuotto, responsabile ed animatore dei servizi Uil in Campania ha detto nella relazione di apertura “la comunicazione ormai è solo digitale per cui chi non sa di digitale è escluso dalla comunicazione”.

La ricercatrice sociale Cristina Greco ha continuato il suo cammino di approfondimento sostenendo che “il termine tecnico divario digitale sta a significare una disuguaglianza, una disparità sociale”.
“C’è un ritardo significativo nel mezzogiorno e nel contesto extraurbano – ha proseguito la Greco – Esistono divari multipli per cui vanno considerati fattori non solo fisici ma anche i contenuti, la lingua, l’istruzione, le risorse sociali”.

Tra le tante sottolineature, efficace è stata: “La connessione domestica è più liberatoria di quella del lavoro e di quella pubblica”.
Gabriele Di Mascio, responsabile diritti civili dell’Ital, ha fatto una carrellata di esempi che hanno accompagnato la scorpacciata digitale della nostra epoca a partire dalle università telematiche agli sportelli digitali della Pubblica Amministrazione, dal bancomat ai pagamenti bancari per finire agli acquisti via internet. Secondo Di Mascio “Aumentano le possibilità di errore. È importante quindi il discorso delle tutele, delle garanzie per i cittadini e ancor di più l’attenzione alle scoperte future che aprono scenari problematici anche per il futuro come nell’automazione nelle assunzioni attraverso la scoperta di un algoritmo”.

Pasquale Lucia, Segreteria della Cst Uil di Napoli, ha affrontato con piglio sindacale il divario digitale. “Il fenomeno - ha detto il segretario Lucia – si sviluppa in misura interclassista e provoca nuove forme di disparità”. Il sindacato livella la disuguaglianza non solo economica ma di opportunità. Occorrono interventi per emanciparsi. D’altra parte il fenomeno dei Neet si interseca con Internet. Anche Garanzia Giovani è un esempio di divario digitale se il 45% dei giovani che passa il suo tempo su internet non ha mai sentito parlare di Garanzia Giovani” – “Vanno quindi congiuntamente affrontate – ha detto Lucia – un’azione rivendicativa e un’azione riformativa sull’utilizzo di questi strumenti”.


Il convegno si è poi immerso in un confronto tra volontari del servizio civile con Elia e Federica, le associazioni degli stranieri, Natalia, Lidia Celeste e i pensionati, con l’intervento di Rosaria Iacobelli.

L’intervento conclusivo è spettato ad Alberto Sera, Vice Presidente dell’Ital, che ha spronato i giovani a rendersi intraprendenti nell’ambito di questo progetto “Un mouse a portata di mano” perché, ha detto Sera “Queste prime riunioni in cui abbiamo approfondito il divario digitale siamo stati sorpresi da molteplici spunti di riflessione sull’argomento”.