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35 anni di Ital Uil negli Stati Uniti

14/10/2010


Era il lontano 1975 quando l’ ITAL, il patronato della UIL, “sbarcò” negli Stati Uniti per aprirvi la sua prima sede, accogliendo le forti sollecitazioni sia di gran parte della comunità italiana locale che del sindacato statunitense. Oggi l’ ITAL–USA - presente il suo responsabile nazionale Salvatore Fronterré, nonché il vice presidente nazionale Mario Castellengo, la dottoressa Anna Ginanneschi della sede centrale ed il presidente del CAF-UIL Tonino Regazzi – ha festeggiato a New York il suo 35° anniversario alla presenza di numerose autorità italiane e statunitensi, tra cui il sindaco di Brooklyn (NY) Marty Markowitz ed il vice console d’Italia Lucia Pasqualini, di rappresentanti della comunità italiana e di tutti gli operatori dei dodici uffici dell’ITAL-UIL degli Stati Uniti.
Salvatore Fronterré, nel fare gli onori di casa, ha ricordato lo sviluppo dell’ITAL-UIL negli Stati Uniti in questi trentacinque anni di attività ringraziando tutti gli operatori che si sono succeduti in questi anni per la loro dedizione alla tutela ed all’assistenza dei connazionali e per aver permesso, con il loro lavoro, l’ampliamento dell’organizzazione in questo Paese. Da parte sua il vice presidente dell’ITAL-UIL, Mario Castellengo, dopo aver anch’egli ringraziato tutti gli operatori per il loro lavoro, apprezzato sia dalle autorità che dalla comunità come testimoniato anche da diversi ospiti presenti, ha voluto sottolineare l’utilità, tuttora attuale, della presenza del patronato anche negli USA poiché, nonostante siano trascorsi 35 anni da quando fu aperto il primo ufficio ed i cambiamenti intercorsi nel tessuto sociale della comunità, i bisogni di tutela ed assistenza degli italiani residenti negli Stati Uniti non sono affatto diminuiti. Anzi, sotto certi aspetti, per Castellengo la presenza del patronato è oggi ancor più utile che nel passato, anche negli USA, a causa delle ormai ricorrenti ristrutturazioni della rete diplomatico-consolare italiana che significano riduzione di personale e chiusure di sedi penalizzando, così, gli utenti che sono quindi costretti a rivolgersi al patronato anche per problemi che, invece, sarebbero di pertinenza del consolato italiano. Proprio per questa nuova situazione in cui si trovano gli italiani all’estero bisogna andare oltre il patronato tradizionale che, per legge, deve garantire un’assistenza limitata alla previdenza ed alla sicurezza sociale. In quest’ottica, anche in questa occasione, Mario Castellengo ha annunciato che in futuro l’organizzazione, in collaborazione con la UIM, sarà in grado di ampliare i propri servizi, per esempio, anche alle giovani generazioni offrendo loro programmi interculturali grazie ad una convenzione stipulata con la COINED (una ONG che opera a livello mondiale) oppure corsi di formazione a distanza anche a livello universitario.
Questo 35° anniversario del patronato si è, peraltro, festeggiato a conclusione di un corso di formazione per gli operatori dell’ITAL-UIL negli Stati Uniti in cui si è discusso delle nuove norme che regolano l’attività dei patronati ma anche di previdenza e sicurezza sociale. Un’attenzione particolare è stata, poi, dedicata agli indebiti pensionistici con l’INPS un problema, quest’ultimo, che sta preoccupando fortemente molti pensionati italiani anche negli Stati Uniti dopo la nuova norma, concernente “Il potenziamento dei processi di riscossione dell’INPS”, introdotta dall’articolo 30 del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, e che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2011. Nel corso di formazione si è, infine, trattato del problema relativo agli obblighi che hanno con il fisco italiano gli emigrati italiani proprietari di beni immobili in Italia. Anche in questo campo gli uffici del patronato, unitamente ai circoli della UIM, possono prestare un’assistenza alle persone interessate grazie alla collaborazione con il CAF-UIL nazionale, come ha tenuto a ricordare il suo presidente Tonino Regazzi. (New York, 14 ottobre 2010)