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Genova: Ital e Uil a confronto sul diritto di cittadinanza con i candidati alle elezioni

15/02/2013

COMUNICATO STAMPA

GENOVA: ITAL E UIL A CONFRONTO SUL DIRITTO DI CITTADINANZA CON I CANDIDATI ALLE ELEZIONI

Alberto Sera, Vicepresidente Ital, nell'aprire l'incontro del 15 febbraio a Genova con i rappresentanti delle liste elettorali ha citato una frase di Dario Fo tratta da un libro scritto con Casaleggio e Grillo, la cui lista è assente al dibattito di oggi. La frase dice: " L'immigrazione non è più cavallo di battaglia elettorale perchè gli stessi elettori di fronte a comunità di stranieri che vivono e lavorano nelle nostre città, hanno imparato ad accettare la loro presenza". Il saluto iniziale di Alketa Lani (vicepresidente Associazione Nuovi Profili) ha posto l'attenzione sulla necessità di snellire le procedure per l'ottenimento della cittadinanza e di applicare l'art. 3 della Costituzione.
Nella relazione introduttiva il Segretario Generale della Uil Liguria e di Genova, Piero Massa, ha chiesto una nuova legge di cittadinanza con la diminuzione del requisito del tempo di permanenza in Italia per avere il diritto alla cittadinanza stessa ed auspicando un impianto di riforma dell'istituto basato sulla concretezza della fase storica che viviamo e sulla partecipazione alla vita della nazione.
Pinotti Roberta del PD ha precisato come la cittadinanza sia una questione di giustizia, di diritti, di convenienza senza creare steccati ma con la massima convergenza ripartendo dalla proposta di larga maggioranza costruita nella passata legislatura.
Franciosi Antonella del SEL ha ricordato come punto di partenza la proposta di legge popolare di "Italia sono anch'io" per riconoscere e non concedere la cittadinanza. I criteri sono lo ius soli e quindi per chi nasce in italia, chi ha fatto le scuole elementari in Italia ed inoltre il riconoscimento del diritto al voto amministrativo a chi vive e lavora in Italia da almeno 5 anni.
Alessandro Gianmoena del PDL ha distinto la sua posizione dicendo che la cittadinanza è una condivisione di storia, origini, valori del popolo italiano che non deve essere automatica ma che deve seguire un percorso formativo e deve essere una scelta volontaria e consapevole.
Parodi Michele di FARE FERMARE IL DECLINO ha esordito con il brocardo in vigore in Germania alla fine del medioevo: " Basta passare un anno e un giorno dentro la città per far parte di quella città" asserendo che il dibattito finora è stato di rendita politica mentre bisogna ora fare concretamente la riforma con un sì allo ius soli, no ai flussi programmati, no ai clik day.
Saveri Simonetta della lista "SCELTA CIVICA" ha sottolineato come il nostro paese sia ringiovanito con gli immigrati e come le cifre anche economiche degli immigrati siano importanti. Per cui è anche importante riconoscere la cittadinanza a chi nasce in Italia da genitori residenti in Italia da almeno 5 anni, il passaggio da 10 a 5 anni di residenza in Italia per avere la cittadinanza e il voto amministrativo. Sollecitando lo stare insieme sin dalla scuola per allontanare la paura.
Il convegno si è chiuso con mezzora di discussione con i delegati delle categorie della Uil da cui sono uscite molte raccomandazioni: andare piano, il nostro è un paese complesso, senza strafare, con molta attenzione; recuperare le idee socialiste che con la legge Martelli guidarono un processo di civiltà; chi vuole la cittadinanza deve amare il nostro Paese; và cambiata la Legge Fornero che terrà gli immigrati e i figli degli immigrati fuori dal mondo del lavoro; non si può andare piano ma bisogna andare oltre. Il coro unanime che ha concluso il convegno è quello di affrontare tutte le tematiche dell'immigrazione, compresa la cittadinanza, tenendo conto che abbiamo a che fare con Persone.


Roma, 18 febbraio 2013

UFFICIO STAMPA ITAL UIL