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Ferrara: Nasce il Punto Coma a Ferrara

05/02/2013

COMUNICATO STAMPA

In un ambiente raccolto, la Sala dell’Arengo del Palazzo Municipale di Ferrara, colma di caldi colori con cui sono affrescate le pareti, Massimo Zanirato, Segretario Generale UIL Ferrara, ha aperto i lavori del Convegno di oggi “Nasce il Punto Coma a Ferrara” promosso dalla Uil di Ferrara, il Patronato Ital e la Onlus Gli Amici di Eleonora, ricordando come l’attività di assistenza alle famiglie dei malati in coma risponda ad obiettivi statutari della UIL di collaborazione con le associazioni no profit.
“E’ una scossa salutare di cui si fanno carico strutture di eccellenza (la UIL di Ferrara, L’Istituto San Giorgio, Gli amici di Eleonora) per la politica, per l’economia, per i mass media” - ha così concluso i lavori Alberto Sera, Vicepresidente ITAL, che attraverso un decalogo ha sintetizzato gli interventi al convegno:
1) Interessarsi dei diritti poco conosciuti (Massimo Zanirato)
2) Non tirare l’acqua al proprio mulino (Chiara Sapigni - Assessore alle Politiche Sociali e Sanità del Comune di Ferrara)
3) Essere un tassello che si aggiunge all’assistenza (Chiara Sapigni - Assessore alle Politiche Sociali e Sanità del Comune di Ferrara)
4) Interessarsi di un’attività meno classica (Caterina Ferri – Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Ferrara)
5) Assistere le migrazioni per malattie (Claudio Lunghini – Segretario Onlus Gli Amici di Eleonora)
6) Far crescere tutta l’Italia con le esperienze positive della Amministrazione Pubblica (Claudio Lunghini – Segretario Onlus Gli Amici di Eleonora)
7) Vanno chiamati in causa Enti defilati come l’INAIL (Maura Tabacco – Politiche Sociali Ital Nazionale)
8) Restituire il massimo recupero della persona (Susanna Lavezzi – Direttore Unità Gravi Cerebrolesioni Istituto San Giorgio dell’Arciospedale S. Anna di Ferrara)
9) Portare le istanze di queste persone alle autorità (Francesco Rangone – Responsabile ufficio H di Ferrara)
10) Grandi problemi hanno bisogno di grandi soluzioni realizzabili con un grande sforzo (Francesco Rangone – Responsabile ufficio H di Ferrara).
Ha contribuito al buon esito del convegno la toccante testimonianza di Antonio Galan, sommozzatore dei pompieri in pensione, che ha un figlio in coma da sei anni e mezzo. Nel suo commovente racconto ha detto tra l’altro: “tutto è stato perfetto nell’assistenza della struttura pubblica San Giorgio, non siamo però stati preparati alla domiciliazione di mio figlio, non sapevo fare un’iniezione, non siamo stati seguiti dal punto di vista psicologico”.

Roma, 05 febbraio 2013

UFFICIO STAMPA ITAL UIL