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Torino: Ital e Uil per una proposta mediata e temperata

16/01/2013

COMUNICATO STAMPA
 

TORINO: ITAL E UIL PER UNA PROPOSTA MEDIATA E TEMPERATA

A Torino, ieri 15 gennaio 2013, una tappa brillante ed essenziale nel tour dell’Ital e della Uil per rivendicare una nuova legge sulla cittadinanza italiana. Ha aperto i lavori il Segretario regionale della Uil Piemonte, Lorenzo Cestari, che ha indicato le motivazioni della necessità di una nuova legge: “Dobbiamo lavorare – ha detto Cestari – per avere un Paese più civile, più ospitale e con speranza di crescita”.
Alberto Sera, Vice Presidente dell’Ital, ha presieduto il Convegno richiamando all’inizio la frase del Presidente Napolitano nel messaggio di fine anno: “È concepibile che i minori extracomunitari dopo essere cresciuti ed essersi formati qui, restino stranieri in Italia?”.
Il Responsabile immigrazione della Uil Piemonte, Piergiorgio Gui, ha detto “siamo alle prese con un fenomeno adulto bisognoso di nuove leggi”. Gui ha poi avvolto la sua relazione di una intensa umanità ricordando i problemi specifici di integrazione dei minori stranieri e lanciando con l’appello alla moratoria del reato di immigrazione clandestina, un reato penale che va ad incidere sulla vita delle persone, quasi un “esisto dunque delinquo”. La brillantezza ed essenzialità del Convegno hanno avuto una degna evoluzione nella chiarezza e sinteticità dell’esposizione giuridica dell’Avvocato Alessandro Cestari che ha spiegato la scarsa aderenza alla realtà del nostro Paese dell’attuale legge sulla cittadinanza che risale a venti anni fa, quando l’immigrazione era un fenomeno agli inizi.
La Uim, rappresentata da Gabriele Di Mascio, ha sottolineato la sua vocazione europea mettendo a confronto le norme sulla cittadinanza di alcuni paesi europei. Di Mascio ha tra l’altro citato una proiezione dell’Ismu che sostiene “che se in Italia venisse adottato, per il diritto di cittadinanza per naturalizzazione, il modello francese e inglese che prevede cinque anni di residenza minima, anziché dieci anni, nel 2012 ci sarebbero stati 30mila nuovi cittadini in più rispetto alla legge così come è oggi”.
L’Assessore al Comune di Torino, Ilda Curti, ha evidenziato come occorra “uscire dall’emergenza e pensare a politiche di ordinarietà in società plurali e quindi è importante un cambio di passo legislativo anche perché è conveniente per tutti”.
Giovanna Quaglia, Assessore regionale del Piemonte, ha auspicato “riforme condivise tra tutte le forze politiche, allargate al confine Europeo e che non dimentichino quello che ancora c’è da fare sull’Accoglienza agli stranieri”.
Nicola Pomponio, componente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Torino, ha diffuso la convinzione che “la cittadinanza è un elemento di qualità della nostra democrazia e un misuratore del grado di democrazia del nostro Paese”.
Ha concluso i lavori del Convegno il Segretario Confederale della Uil, Guglielmo Loy, che ha invitato le forze politiche a tenere i toni bassi sull’immigrazione in campagna elettorale e nel futuro Parlamento ad una discussione serena, condivisa e certa.
“La cittadinanza – ha detto Loy – è un diritto fondamentale e va trattato nel processo di decisione istituzionale come un diritto costituzionale. Occorre una proposta mediata, temperata”.
 

Roma, 16 gennaio 2013

UFFICIO STAMPA ITAL UIL