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Intervista a G.Zignani | Determinati nel garantire un servizio di qualitą alle persone

Luglio 2023
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DETERMINATI NEL GARANTIRE UN SERVIZIO DI QUALITA' ALLE PERSONE

 

Intervista al Presidente Ital Giuliano Zignani

 

 

 

 

 

Nel mese di giugno, l’Ital ha spento 71 candeline. Per Giuliano Zignani è stato il suo primo anniversario da Presidente del Patronato: un’occasione per una riflessione sullo stato di salute dell’Istituto e sulle sue prospettive.


Presidente, qual è il valore di questa ricorrenza?


È bello quando gli auguri si fanno di persona, anche perché le date, soprattutto per un’Organizzazione sociale, hanno un valore simbolico e quel che conta è il rapporto quotidiano con la nostra gente. Ecco perché ho deciso di girare per le nostre sedi territoriali, per incontrare le nostre operatrici e i nostri operatori, conoscerli e condividere con loro la storia, ma soprattutto i progetti futuri del nostro Patronato. Una ricorrenza ha valore se la si riempie di contenuti tutti i giorni dell’anno.

In questi 71 anni, l’Ital è sistematicamente cresciuta e c’è sempre stata una sinergia con il Sindacato di riferimento. Per anni, hai vissuto questa realtà da Segretario confederale territoriale: oggi, come la vivi da Presidente dell’Ital?


L’Ital ha una sua autonomia, una sua identità, una propria funzione istituzionale. Al tempo stesso, però, ancora oggi, rivendichiamo con orgoglio le radici che ci legano alla Uil, e che io sento in me molto profonde. Radici che ci rendono una realtà al servizio delle persone e ci fanno impegnare per rendere fruibili i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, degli emigrati e degli immigrati. Tutto ciò è sempre accaduto, lo ribadisco, muovendosi in piena autonomia, seppur parallelamente al percorso tracciato dalla Uil, perché l’Ital è un Istituto di tutela e assistenza che si relaziona anche con le Istituzioni statali e che, proprio in tale quadro, offre un servizio per il bene dei singoli, ma nell’interesse della collettività.

Un esempio di quanto preziosa possa essere questa sinergia, l’abbiamo avuto proprio nel mese di giugno, a proposito di una vicenda che riguarda gli indennizzi per le vittime di infortuni sul lavoro. Puoi raccontarci cosa è accaduto?


Proprio in virtù del nostro compito di assistenza e tutela, siamo venuti a conoscenza di una modifica normativa molto importante, relativa al cosiddetto Fondo vittime infortuni sul lavoro, creato per sostenere i familiari di coloro che hanno subito un infortunio grave. Abbiamo scoperto che l’indennizzo era stato dimezzato da un decreto governativo. Le famiglie interessate, dunque, avrebbero avuto una sensibile riduzione del contributo: si tratta di un aiuto necessario almeno per lenire le conseguenze economiche di una tragedia che, dal punto di vista umano, è devastante.

Cosa è successo, poi?


Abbiamo subito condiviso con la Uil questa situazione assolutamente inaccettabile. La Confederazione si è mobilitata e con un’azione sindacale importante ha contestato il provvedimento del Governo, portando la questione all’attenzione dell’opinione pubblica. Dopo pochi giorni quella norma, che riduceva un diritto economico, è stata ritirata. Come è noto, per la Uil e per l’Ital, la battaglia per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità assoluta, perché attiene al primo dei diritti: quello alla vita e alla dignità delle persone. Proprio nel mese di maggio avevamo lanciato una grande campagna, denominata “100 per cento sostegno: sportello incidenti sul lavoro”. L’obiettivo è quello di offrire assistenza e tutela sia alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno subito un incidente sia, nei casi drammatici di morti sul lavoro, ai familiari delle vittime, garantendo l’assistenza dei medici competenti, degli avvocati, anche di quelli penalisti e, persino, degli psicologi. Che il Governo facesse retromarcia, dunque, era per noi una questione inderogabile di principio, di civiltà, solidarietà e giustizia. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto. Il nostro impegno per garantire un servizio di qualità alle persone ne esce rafforzato e proseguirà con ancor più determinazione su tutti i fronti sui quali l’Ital è chiamata ad operare.