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Piacenza: Nasce il Punto Coma

18/06/2013

COMUNICATO STAMPA

PIACENZA: NASCE IL PUNTO COMA

La nascita del Punto Coma a Piacenza avviene nella sede dell’Ordine dei Medici di Piacenza il cui Presidente Augusto Pagani usa parole decise nel dire che “l’iniziativa ha una valenza sociale che riempie un vuoto di interventi alla presenza di un dramma in cui si arriva sempre impreparati”.
Claudio Lunghini, Segretario Generale della Onlus Gli Amici di Eleonora, dopo aver spiegato la genesi dell’Associazione e del Punto Coma ha sottolineato come “anche in una Regione in cui c’è un concentrato di strutture di eccellenza come ad esempio a Fontanellato, Bologna, Imola, Ferrara c’è bisogno di far conoscere, informare e comunque riuscire a capire quante sono e dove sono in tutta Italia.
Di rilievo le annotazioni della Presidente della Commissione Welfare del Consiglio Comunale Giulia Piroli che ha definito il servizio del Punto Coma “un esempio positivo della sussidiarietà del mondo dell’associazionismo” e ha lasciato il segno nel dire “i problemi del fine-vita non sono solo etici ma anche pratici”.
Maura Tabacco dell’ITAL nazionale nel descrivere il servizio ha notato come “gli interventi sociali che fa l’ITAL integrano il Welfare istituzionale per le cose che mancano e per la vicinanza con i problemi vissuti che necessitano di una presenza diffusa nel territorio; chiediamo, dopo l’investimento economico in proprio che stanno facendo, la collaborazione con le fondazioni bancarie e con gli enti locali”.
Erano presenti alla conferenza stampa, Sara Botti, Responsabile Provinciale ITAL UIL e Gianmaria Pighi, Segretario Generale UIL FPL Piacenza che saranno i diretti interessati nel funzionamento del servizio la cui utilità è stata spesso ed appropriatamente ricordata da brevi ma significative interruzioni del dott. Pagani di cui ricordiamo il: “non si sa mai dove mandare coloro che vengono tolti dalla terapia intensiva e quindi dimissibili” e “il libro da scrivere di chiunque ha affrontato un tale dramma ha molti capitoli comuni”.
Proprio sulla scia delle storie intime da raccontare e da non dimenticare, il Segretario Generale della UIL di Piacenza ne ha fatto il filo conduttore interiore dell’attività andando oltre e affermando che inoltre “non bisogna dimenticare che ci sono queste iniziative che portano a sostenere famiglie in difficoltà di fronte ad esperienze disastrose per la salute, ma sono queste stesse iniziative bisognose di essere sostenute”.
Ai margini della conferenza stampa Alberto Sera, Vice Presidente ITAL UIL, ha commentato l’impegno della UIL e del Patronato partendo da una recente frase di Gramellini “lo stupore che ci provoca una notizia «clamorosa» supera ormai di rado il tempo di un ohibò”. Come dire che non basta l’espressione meravigliata anche se partecipe, di fronte ad una malattia grave se poi ci dimentichiamo delle vittime. Il compito del Patronato è svolgere il proprio lavoro senza clamore e dopo il clamore.

Roma, 18 giugno 2013

UFFICIO STAMPA ITAL UIL