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L'integrazione parte dai diritti. A Lecce accordo Uil e "Noi Salento"

17/12/2015


L’accordo siglato tra la UIL di Lecce e l’Associazione “Nuova Organizzazione Islamica Salento” è il primo di un progetto più ampio che vede l’Ital Nazionale, la Uil e le Associazioni islamiche in Italia lavorare insieme per l’integrazione e l’inclusione della comunità musulmana.

Il progetto intende favorire la reciproca conoscenza, necessaria per la costruzione di una società sempre più consapevolmente multietnica, tra le diverse culture conviventi. Il superamento delle barriere culturali e linguistiche permette a molti cittadini islamici di comprendere quali sono i loro diritti e doveri, dando così la possibilità di compiere il percorso che porta all’inserimento nel nostro tessuto sociale.

L’accordo leccese nasce dalla necessità da parte della comunità islamica salentina di conoscere le opportunità di integrazione offerte dal nostro paese per combattere la marginalità. La Convenzione sottoscritta dal Segretario Generale della Camera Sindacale Territoriale Salvatore Giannetto e il Presidente dell’Associazione “Nuova Organizzazione Islamica Salento” e Imam di Lecce Saiffedine Maaroufi prevede l’erogazione, in lingua e direttamente nei luoghi frequentati dai cittadini islamici, di servizi di informazione, orientamento e assistenza alle comunità islamiche residenti nel Salento su ogni aspetto legato alla loro permanenza in Italia.

Presso la sede dell’Associazione infatti verrà istituito uno sportello dove alcuni volontari, adeguatamente formati dal sindacato, offriranno nella lingua degli assistiti i servizi che la UIL eroga mediante i propri sportelli: assistenza previdenziale tramite patronato ITAL, assistenza fiscale tramite CAF, assistenza ai consumatori tramite ADOC, assistenza ai diritti degli anziani tramite ADA e alle persone disabili tramite UFFICI H e infine assistenza agli inquilini tramite UNIAT.

I cittadini islamici avranno così un punto di riferimento solido e concreto, uno sportello per l’integrazione dove potranno ricevere sia risposte ai loro bisogni sia – per dirla con le parole dell’Imam Saiffedine Maaroufi - “conoscenze utili per combattere le varie forme di sfruttamento lavorativo”.

Il capoluogo salentino diventa così il laboratorio che consentirà di esportare integrazione nel resto del paese. La UIL e l’Ital, con questo progetto, che servirà anche a valutare come i valori dell’Islam e del Cristianesimo insieme possano contribuire a migliorare il mondo del lavoro, guardano sempre più alla solidarietà e all’accoglienza.