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Lettera al Governo di Cgil, Cisl e Uil. Tar Lazio e Isee

19/03/2015



Cgil, Cisl e Uil chiedono nuovamente un intervento urgente del Governo e l’apertura di un confronto dopo le note sentenze del TAR che hanno dichiarato l’illegittimità di alcune parti della disciplina del nuovo Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), in vigore a inizio 2015, situazione che sta creando disagi e incertezze per le persone disabili e le loro famiglie ai fini di ottenere prestazioni sociali agevolate.

Ricordiamo che il TAR del Lazio, in particolare con la sentenza n. 2458/2015, accogliendo in parte il ricorso di alcune associazioni di disabili, ha dichiarato che le pensioni di invalidità, le indennità di accompagnamento e altre provvidenze erogate a favore delle persone disabili non possono essere considerate come reddito ed è illegittimo includerle nell’Isee. Con questa sentenza viene annullato l'articolo 4, comma 2, lettera f) del Dpcm 159/2013 "Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'Indicatore della situazione economica equivalente”, che disciplina appunto il nuovo Isee.

“Il silenzio e la mancanza di interventi da parte del Governo – si legge nella lettera inviata dalle OO.SS. - sta aggravando la situazione di disagio delle famiglie con disabili e non autosufficienti, perché va ad incidere sul diritto al godimento delle prestazioni ed alimenta una condizione di confusione ed incertezza nell’erogazione dei servizi, tanto che le istituzioni regionali e locali si stanno orientando verso soluzioni transitorie che tentano di ritardare l’applicazione del nuovo Isee.
Cgil Cisl e Uil, con le rispettive Federazioni dei pensionati, responsabilmente, si sono impegnate affinché il nuovo indicatore non rispondesse a logiche di riduzione delle prestazioni e della spesa sociale, ma garantisse maggiore equità, favorendo le famiglie gravate di particolari oneri come quelle con disabili e non autosufficienti, contrastasse comportamenti opportunistici e semplificasse gli adempimenti per i cittadini”... “Pertanto chiediamo al Governo di assumere immediati provvedimenti, anche transitori, affinché si garantisca certezza dei diritti alle famiglie più vulnerabili ed un quadro di regole stabili per lo svolgimento dell’attività amministrativa e reiteriamo la richiesta di avere un confronto urgente sulla riforma e le sue prospettive. Vi informiamo che, in assenza di riscontro e permanendo il silenzio e l’immobilismo del Governo, avvieremo iniziative di mobilitazione con presidi e proteste sul territorio”.

 

LEGGI LA LETTERA UNITARIA