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"Preoccupazioni per ritardi percorso Riforma Patronati"

05/08/2015


A surriscaldare ulteriormente il clima non mite di agosto è la questione della riforma dei patronati, tema che in questi giorni sta tenendo vivo il dibattito sul ruolo e il futuro degli Istituti. A far discutere: i tempi di attuazione della Riforma che oggi sconta ritardi significativi.

I decreti attuativi infatti avrebbero dovuto definire entro il 30 giugno i criteri di questa profonda revisione, un ritardo che desta le preoccupazioni del Presidente Ital, Gilberto De Santis, che ricorda: “Abbiamo scritto al Ministero esprimendo le nostre preoccupazioni per i ritardi nel processo di definizione della riforma. Temiamo di arrivare a ottobre e non sia stato fatto ancora nulla”.

Il Presidente dell’Ital ricorda come la Riforma, voluta dal Governo e dal Parlamento, non può prescindere dal confronto con i patronati, una piena disponibilità al dialogo dimostrata da De Santis che chiede con fermezza uno scambio di idee costruttivo per affrontare a fondo il problema anche per arginare le ultime dinamiche mediatiche che hanno visto diffamare la natura dei patronati in Italia ma, soprattutto, all’estero.

“Dobbiamo lavorare per trovare una sintesi anche con il Maeci – aggiunge De Santis – soprattutto a seguito del problema relativo alla chiusura di molti consolati” affermando inoltre: “Ci siamo sempre battuti per tenerli in vita perché nei rispettivi ruoli e collaborando si è garantita l’assistenza ai nostri connazionali all’estero. Comunque – prosegue De Santis - intensificheremo la nostra presenza dove la comunità italiana lo richiede per dare continuità al lavoro di tutela ed evitare che le ovvie ricadute negative gravino sui connazionali. Certo continuerà anche il nostro confronto con il Ministero del Lavoro – ha poi aggiunto De Santis - per vedere riconosciute tipologie di attività che, pur svolte da sempre, ancora oggi non rientrano nei criteri per la ripartizione del Fondo Patronati”.

“I Patronati, insieme ai Caf, hanno dato un prezioso contributo a realizzare l’ammodernamento del sistema Italia. Per questo l’Ital si dichiara convinto a perseguire sempre i bisogni dei cittadini, degli italiani, dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro”. Ha concluso De Santis.


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