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Salute e sicurezza, formazione agli operatori e assistenza alle persone

Giugno 2023

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SALUTE E SICUREZZA, FORMAZIONE AGLI OPERATORI E ASSISTENZA ALLE PERSONE

 

Intervista al Direttore generale Ital Maria Candida Imburgia

 

 

 

Quello della salute e sicurezza è uno dei terreni sui quali diventa essenziale predisporre percorsi formativi. L’Ital non è nuova a questo tipo di impegno. In un recente passato ci sono state esperienze importanti che hanno visto l’Istituto in prima linea anche sul fronte della ricerca. Ora, ha preso il via un altro progetto destinato a produrre risultati importanti e positivi. Ne parliamo, come di consueto, con il Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia.

 

Direttore, l’Ital è sempre stata all’avanguardia su questo tema. Qualche anno fa, fu lanciata anche un’iniziativa innovativa che suscitò attenzione e interesse. Vogliamo, brevemente, ricordarla?

 

Certamente. Grazie alla professionalità dei medici del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ital, in collaborazione con la UILA Pesca e con il coinvolgimento di un’equipe di medici dell’Inail, avviammo, all’epoca, una ricerca sulla gravosità del lavoro svolto dai pescatori e sulle conseguenze della loro attività sulla propria salute. Un gruppo di medici salì a bordo di alcuni pescherecci e, con il supporto di attrezzature sofisticatissime, quali gli elettromiografi di superfice, misurarono lo sforzo fisico dei pescatori, mentre svolgevano la loro attività. L’obiettivo fu anche quello di dimostrare l’origine professionale delle malattie che colpiscono questi lavoratori, per avviare un percorso sul fronte della tutela previdenziale, da un lato, ma anche su quello della prevenzione dei rischi per la salute, dall’altro. Per qual lavoro, ci giunsero apprezzamenti dalla stessa comunità scientifica. Il diritto alla salute è un diritto universale. Diffondere la conoscenza e l’informazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è una delle principali “mission” del nostro Patronato.

 

C’è una continuità su questo terreno: un filo rosso si dipana ormai da decenni e unisce tra loro tutte le attività svolte dall’Ital in materia, fino ad arrivare ai giorni nostri con una novità che, ancora una volta, fa dell’Ital un’apripista. Di cosa si tratta?

 

Recentemente, il Presidente dell’Ital, Giuliano Zignani e il Segretario Generale Uil, Pierpaolo Bombardieri, hanno presentata l’iniziativa “100 per cento sostegno: sportello incidenti sul lavoro” che si prefigge l’obiettivo, grazie alla nostra radicata presenza sul territorio, di costruire una rete capillare di assistenza, da quella sanitaria a quella legale e, all’occorrenza, anche psicologica per tutti i lavoratori e le loro famiglie che sono colpiti da un grave evento infortunistico. Un’iniziativa che si affianca concretamente alla grande Campagna della Uil, “Zero morti sul lavoro”, che ha avuto il grande merito di riportare l’attenzione su questa piaga sociale del nostro Paese. Ebbene, subito dopo quell’evento è partito un vero e proprio tour formativo sui territori per dare slancio a questo progetto. La nostra intenzione è di essere sempre pronti e preparati, professionalmente e umanamente, a dare risposte pratiche e concrete su questioni che possono avere un forte impatto emotivo per le persone che ci chiedono di essere aiutati e tutelati.

 

In quest’opera di assistenza, quanto conta il supporto della competenza di professionisti di alto livello, a cui abbiamo già avuto occasione di accennare?

 

Questo è un aspetto fondamentale. La nostra particolare sensibilità sull’argomento ci ha condotto, ormai da oltre 10 anni a questa parte, ad istituire il Comitato Tecnico Scientifico dell’Ital che, insieme alla Consulta dei Medici di Patronato, offre il sostegno scientifico alle nostre strutture per tutte le pratiche riguardanti l’INAIL. Questo sistema interagisce anche con l’impianto formativo riproposto sistematicamente ogni anno. L’impegno per la tutela dai danni alla salute, infatti, si lega ad un altro dei percorsi che abbiamo sviluppato: la formazione continua dei nostri operatori, che scaturisce dall’analisi dei fabbisogni formativi e dalle necessità di aggiornamento sul territorio.

 

A tal proposito, proprio a sottolineare l’importanza dell’essenziale e strategica sinergia tra sede nazionale e territori, è stato deciso di riprendere un’altra importante iniziativa formativa. Quali sono le caratteristiche di quest’altro progetto?

 

Proprio perché la formazione rappresenta per noi un fattore di crescita e sviluppo, abbiamo deciso di riprendere l’iniziativa avviata nel 2019, e interrotta solo a causa della pandemia, “Operatori al centro”. Ne abbiamo già parlato in un'altra occasione: presso la sede centrale dell’Ital, ospitiamo un gruppo di operatori, provenienti da tutta Italia, facendoli interloquire con i tecnici e gli operatori della struttura nazionale per un confronto tecnico basato su simulazioni pratiche e di problem solving, per approfondimenti e chiarimenti su tutte le questioni che sono oggetto della nostra attività quotidiana di Patronato. L’obiettivo che ci prefiggiamo è di coinvolgere, almeno una volta, tutti coloro che lavorano nelle strutture territoriali, anche per accrescere e far vivere concretamente il sentimento di appartenenza a una comunità, dedita a offrire un servizio di Segretariato sociale. Lo dobbiamo a tutte quelle persone che confidano nella nostra opera e a noi si affidano per ottenere aiuto, tutela e assistenza. Questa è la nostra “mission” e ad essa vogliamo adempiere, con determinazione, consapevolezza e responsabilità.