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Il valore aggiunto della formazione. Il bilancio semestrale

Agosto 2023

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL VALORE AGGIUNTO DELLA FORMAZIONE. IL BILANCIO SEMESTRALE


Intervista al Direttore generale Ital Maria Candida Imburgia

 

 

 

Questa fase dell’anno, a ridosso della breve pausa estiva, è l’occasione buona per un bilancio su tutto quanto realizzato nel “medio termine”. Ciò vale, a maggior ragione, per l’attività formativa, il cui andamento occorre monitorare costantemente, anche per valutare l’attuazione e l’efficacia del percorso programmato. Non è un caso che, proprio nel mese di luglio, viene predisposto il Report sulla formazione per il semestre trascorso. Ne parliamo, come di consueto, con il Direttore generale dell’Ital, Maria Candida Imburgia.

 

Su quali linee si è sviluppato il progetto di formazione dell’Ital in questo scorcio d’anno?


Nei primi sei mesi del 2023, in linea con quanto progettato nell’annuale Programma formativo, abbiamo voluto approfondire sia le tematiche già affrontate negli anni precedenti sia le novità normative introdotte dalla recente legislazione di interesse dei Patronati. Nessun aspetto è stato trascurato, poiché tutti gli operatori devono essere messi nella condizione di rispondere a ogni richiesta di aiuto che venga loro rappresentata, nell’ambito delle materie di competenze dell’Istituto.

 

In estrema sintesi, come sono stati strutturati i corsi?


La metodologia ormai è ben consolidata: dopo la pandemia, la formazione in aula è tornata ad avere la prevalenza ed è utilizzata per le riunioni periodiche con i cooordinatori regionali, per i corsi di formazione specialistica, per il progetto “Operatori al centro”, per la formazione di supporto al territorio e per quella al personale dipendente della sede nazionale. La formazione a distanza riguarda, in particolare, i corsi di aggiornamento tramite skype conference e quelli di supporto agli operatori all’estero. A tutto ciò, inoltre, vanno aggiunti i corsi di formazione obbligatoria per i progetti del servizio civile. Tra i temi trattati, solo per citarne alcuni, la legge di bilancio 2023, l’immigrazione, la scuola, gli strumenti e le metodologie per il lavoro in team e, in ultimo ma non ultimi, i corsi Inail a livello regionale.

 

Si tratta di un programma molto nutrito e particolarmente dettagliato. Qual è lo spirito che caratterizza una formazione di così alto livello?


Noi svolgiamo un’azione di Segretariato sociale che richiede alta professionalità e, soprattutto, piena conoscenza delle normative che regolamentano le materie trattate e che si basa, inoltre, su una dedizione e una disponibilità tali da connotare il tratto umano del rapporto con i nostri assistiti. Questi sono gli obiettivi e lo spirito che animano l’attività dell’Ital e che spiegano le ragioni per cui viene attribuita così rilevante importanza alla formazione, una leva strutturale per innalzare il livello della propria operatività.

 

Qual è il valore aggiunto del percorso formativo realizzato dall’Ital?


Il dovere di un Patronato è quello di offrire un servizio di alto profilo qualitativo. La formazione dell’Ital è continua, coinvolgente, interattiva. Punta a creare uno spirito di squadra, a infondere un senso identitario, a valorizzare il lavoro svolto. Perché, quando ci si rapporta con le persone non si può deludere la fiducia che esse ripongono nell’efficacia risolutiva del nostro servizio. Il percorso formativo realizzato dall’Ital nei primi sei mesi dell’anno ha cercato di rendere concreti questi principi nella forma, nei contenuti e nei risultati. Nei prossimi mesi, vogliamo dare continuità al nostro lavoro e onorare l’impegno programmatico che abbiamo assunto all’inizio del 2023. Siamo sulla buona strada, vogliamo restarci e proseguire il nostro cammino per garantire le necessarie tutele a tutti i nostri assistiti.