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Legge di Bilancio 2023: Le novitą

05/01/2023

Il 29 dicembre 2022 il Senato ha dato il via libera definitivo alla Legge di Bilancio 2023. 


Sul supplemento ordinario n. 43 alla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022, è stata pubblicata la Legge 29 dicembre 2022, n. 197 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”.

 

Vediamo in sintesi alcune delle novità in vigore nel 2023 in materia pensionistica. 

 

·     Quota 103. Per il 2023 sarà possibile accedere alla pensione anticipata flessibile (cd. quota 103) al raggiungimento di un'età anagrafica di almeno 62 anni e di un'anzianità contributiva minima di 41 anni.

(Leggi la scheda ITAL)

 

·     Proroga APE SOCIALE. È stata estesa fino al 31 dicembre 2023 la possibilità di accedere all’Anticipo Pensionistico Sociale, la misura di flessibilità in uscita che consente di anticipare il pensionamento. L’indennità è concessa, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia a coloro che abbiano almeno 63 anni di età, non titolari di pensione diretta, che si trovino in particolari condizioni meritevoli di tutela.

(Leggi la scheda ITAL)

 

·     Opzione donna. La nuova legge di bilancio ha modificato l’accesso all’opzione donna per chi perfeziona i requisiti nel 2022. Il diritto al trattamento anticipato è riconosciuto, secondo le regole di calcolo del sistema contributivo, alle lavoratrici dipendenti e autonome che entro il 31 dicembre 2022 hanno maturato 35 anni di contributi e 60 anni età (ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni) e che appartengano ad una delle seguenti categorie: caregivers, invalide (con invalidità superiore o uguale al 74%), lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi. (Leggi la scheda ITAL)

 

 ·    Rivalutazione automatica delle pensioni. Il decreto interministeriale del 10 novembre 2022 ha stabilito che l’indice provvisorio di rivalutazione delle pensioni per il 2023 è pari al 7,3%. La manovra 2023 ha previsto, per il biennio 2023-2024, un meccanismo di rivalutazione basato su sei scaglioni (non più tre). A tutti i beneficiari il cui importo cumulato di pensione sia compreso nel limite di quattro volte il trattamento minimo INPS (2.101,52 euro al mese) verrà attribuita la rivalutazione piena (il 100% del 7,3%). Oltre questa soglia, la rivalutazione sarà dell’85% per gli assegni compresi tra quattro e cinque volte il minimo, del 53% per quelli tra cinque e sei volte il minimo, del 47% tra sei e otto volte, del 37% per pensioni da otto a dieci volte il minimo e del 32% per assegni complessivamente superiori a dieci volte il minimo INPS.