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Disabilità grave, ferie e "referente unico". Interpelli del Ministero del lavoro

18/06/2011


Con due interpelli del 17 giugno 2011, il Ministero del lavoro, Direzione Generale per l'Attività Ispettiva, torna ad occuparsi della fruizione dei permessi per assistere una persona con handicap grave, chiarendo alcune questioni.
Con interpello n. 21/11, il Ministero si pronuncia circa il proporzionamento dei permessi ex art. 33 legge n. 104/92 in base ai giorni di ferie fruite nel medesimo mese.
Appare – ad avviso del Ministero – che i tre giorni di permesso mensile, finalizzati all’assistenza dei soggetti disabili, e le ferie, durante le quali il lavoratore recupera le energie psico–fisiche impiegate nello svolgimento dell’attività lavorativa e realizza esigenze anche ricreative personali e familiari, costituiscono due istituti aventi natura e carattere totalmente diversi e non “interscambiabili”.
Per queste ragioni “la fruizione delle ferie non va ad incidere sul godimento dei permessi di cui all’art. 33, L. n. 104/1992 e pertanto non appare possibile un proporzionamento degli stessi permessi in base ai giorni di ferie fruiti nel medesimo mese”.
Il secondo interpello n. 24/11 riguarda la corretta interpretazione di “referente unico”, regola introdotta dall’art. 24 della legge n. 183/10 che dispone espressamente che il diritto alla fruizione dei permessi “non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravità”.
Il Ministero, anche sulla base di un parere del Consiglio di Stato, sostiene che il referente unico si identifica con colui che beneficia dei permessi mensili per tutti i mesi di assistenza alla persona con handicap grave con esclusione, quindi, di altri eventuali soggetti. Se così non fosse il legislatore non avrebbe individuato delle eccezioni alla regola generale, prevedendo che per i genitori “per l’assistenza allo stesso figlio con handicap in situazione di gravità, il diritto è riconosciuto ad entrambi, anche adottivi, che possono fruirne anche alternativamente”.