Pensione anticipata contributiva. Ecco come cambia attraverso alcuni esempi pratici
Nuove regole per accedere alla pensione anticipata contributiva. Questa misura, inizialmente introdotta dalla legge “Fornero”, consente ai lavoratori e alle lavoratrici di andare in pensione tre anni prima rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria. Oggi, con l’entrata in vigore della legge di bilancio 2024 ha subito ulteriori modifiche.
La norma ha di fatto previsto:
- un innalzamento dell’importo minimo di accesso portato a 3 volte l’assegno sociale (1603,23 euro). L’importo soglia è rimasto pari a 2,8 volte l’assegno sociale (1.469,25 euro mensili lordi) per le donne con un figlio. Scende a 2,6 volte (1.389,47 euro mensili lordi) per le donne con 2 o più figli;
- stabilito un tetto massimo d’importo: oggi non può superare 5 volte il trattamento minimo (2.993,05 euro mensili lordi). Il tetto massimo si applica, tuttavia, solo sino alla maturazione dell’età per la pensione di vecchiaia ordinari;
- introdotto una finestra di attesa di tre mesi per la decorrenza della pensione.
A chi si rivolge?
Ne possono beneficiare coloro che hanno:
- percepito il primo contributo versato successivamente al 1° gennaio 1996 – iniziando, quindi, a lavorare con versamento e accredito dei relativi contributi;
- maturato almeno 20 anni di contributi;
- compiuto 64 anni di età.
Per poter accedere a questa forma pensionistica, fino al 2023, era inoltre necessario aver maturato un importo di pensione superiore a 2,8 volte l’assegno sociale.
Vediamo tre esempi per accedere alla pensione anticipata contributiva.
Caso #1: Carlo, 28 anni di contributi e 64 di età
Carlo ha iniziato a lavorare nel 1996. Nel 2024 ha maturato 28 anni di contributi continuativi, ben più del minimo necessario secondo quanto previsto dal sistema anticipato contributivo.
Quali requisiti, nel suo caso, sono necessari per accedere alla pensione?
Carlo per accedere alla pensione anticipata contributiva deve aver maturato un importo pensionistico almeno pari a 3 volte l'ammontare dell’assegno sociale (1603,23 euro). Fino al raggiungimento dei requisiti per la vecchiaia l’importo massimo erogabile non potrà mai essere superiore a 5 volte il trattamento minimo. La normativa per il 2024 ha, infatti, introdotto un massimale di 2993,05 euro mensili lordi per tutte le pensioni anticipate contributive.
Caso #2: Elena, classe ’60, madre di due figli
Elena, classe ’60, madre di due figli, ha iniziato a lavorare nel 1998. Nel 2020 ha perso il lavoro maturando ad oggi, nel 2024, 22 anni di contributi continuativi.
Come cambia la sua pensione con la legge di bilancio 2024?
Elena soddisfa sia il requisito anagrafico (64 anni) che contributivo (nel suo caso 22 anni) per accedere alla pensione anticipata contributiva. In questo caso, per poter accedere al trattamento pensionistico in esame, l’importo della pensione non dovrà essere inferiore a 2,6 volte l’ammontare dell’assegno sociale previsto per il 2024: pari a 1389,47 euro mensili lordi. Nel caso in cui Elena avesse avuto un solo figlio, la sua pensione non avrebbe potuto essere inferiore a 1469,25 euro mensili lordi (2,8 volte il valore dell’assegno sociale).
Caso #3: Marzia, le nuove finestre
Marzia ha maturato i requisiti per accedere alla pensione in oggetto il 2 febbraio 2024. Prima delle modifiche del 2024, Marzia sarebbe andata in pensione il primo giorno del mese successivo. Nel suo caso il 1° marzo. Oggi con la finestra potrà effettivamente andare in pensione il 1° giugno.
N.B. Quando parliamo di pensione anticipata contributiva è necessario aver cessato qualsiasi tipo di attività lavorativa subordinata. Non è, invece, obbligatorio interrompere attività autonome o parasubordinate.
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