Assegno unico: da febbraio scatta la rivalutazione degli importi (con conguaglio)
L’importo dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico (AUU) e le relative soglie dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) sono adeguati di anno in anno in base alle variazioni dell’indice del costo della vita, ossia dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
A partire da questo mese di febbraio, l’assegno verrà calcolato sulla base dei nuovi importi con la rivalutazione ufficiale al + 5,4%, come comunica l’INPS con il messaggio n. 572/2024.
Con l’adeguamento degli importi all’inflazione, l’assegno unico per il 2024 aumenterà nell’importo minimo a 57 euro (in presenza di un ISEE oltre 45.574,96 euro). Ricordiamo che per determinare l’importo dell’AUU, oltre all’ISEE, vengono considerate altre variabili, come, ad esempio il numero dei figli a carico, l’età degli stessi, ed altri fattori (es. disabilità).
L’Istituto previdenziale rende noto, inoltre, che per il mese di gennaio 2024 il pagamento dell’Assegno unico e universale è avvenuto sulla base dei valori del 2023, mentre da febbraio 2024 verranno applicati gli importi aggiornati, più il conguaglio del mese precedente.
Ai fini della determinazione dell’importo corretto della prestazione è necessario presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il 2024. In assenza di ISEE, infatti, l’importo dell’AUU sarà calcolato, dal mese di marzo 2024, con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.
Si ricorda che le domande per l’Assegno unico già presentate valgono anche per l’annualità successiva.
I beneficiari devono comunicare all’INPS eventuali variazioni delle informazioni contenute nella domanda di AUU già inviata (ad esempio per nascita di figli, variazione o inserimento della condizione di disabilità, separazione, variazione IBAN, maggiore età dei figli, etc.).
Il Patronato ITALUIL fornisce assistenza e consulenza alle famiglie per le domande di Assegno unico universale.
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