"Il valore della formazione: prendersi cura delle persone"
“IL VALORE DELLA FORMAZIONE: PRENDERSI CURA DELLE PERSONE”
Intervista al Direttore generale Ital, Maria Candida Imburgia
Dopo una lunga pausa dovuta all’emergenza pandemica, torna l’iniziativa “Operatori al centro”, un’esperienza di grande valore formativo, fiore all’occhiello del Programma annuale dell’Ital. A ottobre si è svolta la sessione riservata alle sedi della Germania. Insieme al Direttore generale, Maria Candida Imburgia, tracciamo un bilancio di quanto realizzato e analizziamo le prospettive del percorso.
Direttore, riparte “Operatori al centro”: una buona notizia. Vogliamo ricordare qual è la filosofia di fondo di questo progetto?
Come si evince dal titolo stesso, con “Operatori al centro” l’Ital organizza, a rotazione, la presenza in sede centrale di gruppi di operatori delle strutture territoriali. Con quell’espressione, però, si intende rappresentare anche la volontà di mettere al centro della nostra attenzione coloro che, col proprio impegno quotidiano, rendono concreta la missione dell’Ital, assistendo e tutelando le persone che si rivolgono ai nostri uffici. Ecco perché c’è bisogno di attuare una formazione continua, ma anche di consolidare i rapporti interprofessionali, per fare tesoro delle esperienze di ciascuno di noi.
Com’è andato questo primo step?
È stato davvero importante riprendere un progetto che ha un tratto identitario molto forte. Nel 2019 avevamo coinvolto le strutture di Francia e Svizzera. Ora, abbiamo dedicato la prima sessione formativa post pandemia agli operatori impegnati in Germania. Nel caso specifico, è stato avviato un confronto, dal punto di vista tecnico, con le aree della struttura nazionale, e sono state trattate alcune tematiche relative al servizio legale e agli aggiornamenti statistici, che mai dobbiamo perdere di vista, per monitorare, insieme, il graduale raggiungimento degli obiettivi annuali. Ampio spazio, poi, è stato dedicato al settore del pubblico impiego e della scuola in tema di contribuzione, cumulo, totalizzazione, ricongiunzione.
Si è sempre sottolineato che la professionalità è fondamentale, ma che per svolgere al meglio il compito di operatore è necessario, al contempo, un tratto umano votato alla disponibilità e all’ascolto. È un’impostazione che viene ribadita anche in questi corsi?
Assolutamente sì. Non si smette mai di imparare: conoscenza e aggiornamenti sono gli strumenti tecnici per dare risposte concrete a chi varca la soglia delle nostre sedi. Ma non bastano. Serve anche un altro ingrediente per far bene il nostro lavoro: il sorriso, che è l’emblema dell’accoglienza, della disponibilità, dell’attenzione all’altro. Non siamo solo dei professionisti, noi dobbiamo svolgere un’opera di Segretariato sociale e se non facciamo prevalere la dimensione umana del nostro impegno, non saremo in grado di attrarre chi cerca un aiuto per la soluzione dei propri problemi. Tutela e assistenza: questo dobbiamo garantire e dobbiamo farlo con il massimo possibile di competenza e umanità.
La formazione come valore aggiunto per rendere più efficace il servizio alle persone: è questo il senso profondo dell’essere Patronato?
Per noi è così. Noi siamo l’Ital: ci prendiamo cura delle persone e non possiamo deludere le loro aspettative. Ecco perché crediamo nel valore della formazione. Ecco perché gli operatori sono al centro del nostro progetto.