
Il punto coma in Europa
Presso la Casa dei Sindacati internazionali a Bruxelles si è svolto il 18 marzo 2014 un seminario dell’Ital in cui si è cominciato a discutere degli effetti che le legge 190/2014 di riforma dei patronati avrà specialmente sull’attività aggiuntiva del mercato sociale, che dovrà toccare tematiche come il diritto del lavoro, la sanità, il diritto di famiglia.
Il punto di partenza concreto di questa diffusione internazionale del Patronato è l’esperienza italiana del Punto Coma, un modello di rete di solidarietà che mette al centro tematiche importanti delle nuove attività nel settore sanitario e del welfare territoriale. Gli uffici di patronato non devono stare da soli, devono collegarsi con il sistema di welfare locale e accreditarsi come gestori di pezzi di welfare.
Per questo occorre studiare la legislazione sociale dei singoli paesi e quella europea.
Ampia è stata la platea degli interventi di rappresentanti dell’Ital e della Uim, Alberto Sera, Mario Castellengo, Angelo Mattone, Dino Nardi, Maura Tabacco, Anna Ginanneschi, Giovanni Casale. Qualificata è stata la partecipazione dell’Associazionismo con Fiorella Cavaliere rappresentante del VAI (volontà assistenti italiani) e con l’instancabile Claudio Lunghini degli Amici di Eleonora onlus.
L’esperienza associativa è importante per affrontare le tematiche di solidarietà fattiva che devono avere a monte un sistema di autofinanziamento, una circolazione di informazioni e uno spirito di cooperazione tra patronato e associazione che produca interventi positivi.
Con l’iniziativa di oggi il Punto Coma approda in Europa per diventare anche all’estero uno strumento di riferimento per le sofferenze delle famiglie.
Roma, 19 marzo 2015
UFFICIO STAMPA ITAL UIL