
Anteprima Bilancio Sociale Ital
Proprio mentre il Governo vorrebbe ridurre il fondo destinato ai Patronati, l’Ital Uil ha presentato il 15 ottobre a Verona, presso l’elegante e stipatissima Sala Convegni della Banca Popolare di Verona l’ANTEPRIMA del Bilancio Sociale Ital che ha visto coinvolte le sedi territoriali Ital e le Uil di Torino, Trento e Verona. Tre uffici che seguendo l’esempio dell’Ital Uil Nazionale, che da 10 anni ha adottato questo strumento di rendicontazione sociale, si sono voluti mettere in gioco informando in modo trasparente i cittadini e le istituzioni circa le loro attività e il modo in cui il contributo pubblico viene utilizzato.
I lavori sono stati coordinati dal consigliere delegato Ital Alberto Sera che nell’apertura ha detto “Non basta fare e pubblicare il Bilancio Sociale, bisogna che la responsabilità sociale d’impresa sia partecipata e condivisa dai lavoratori e dagli utenti. Per questo va territorializzata.”
Un breve filmato ha sintetizzato il contenuto dei tre Bilanci Sociali evidenziando quello che è il punto di forza del Patronato Ital: l’orgoglio. L’orgoglio di poter tutelare i diritti dei cittadini, l’orgoglio di essere il fulcro del segretariato sociale del Paese, l’orgoglio di rivendicare il proprio ruolo in Italia e all’estero.
Lucia Perina della Uil di Verona, che ha organizzato e ospitato il Convegno ha evidenziato come sia un privilegio poter evidenziare attraverso il Bilancio Sociale il lavoro che gli operatori di patronato svolgono. Anche per la Walter Alotti della Uil di Trento il Bilancio Sociale rappresenta un momento di festa per gli operatori, perché possono gioire ed essere fieri del proprio operato. Per Mauro Casucci della Uil di Torino il lavoro del patronato non è un servizio, ma vera e propria attività a sostegno della persona.
Mai come in questo periodo i nostri patronati sono diventati punti di riferimento affidabili, seri, disponibili nell’accogliere le domande e capaci di dare risposte ai cittadini. La politica forse non sa bene o non vuole sapere cosa il patronato offre gratuitamente ai cittadini, ma noi che ne facciamo parte si, e per questo ne siamo orgogliosi.