
Punto Coma Cassino
Dentro il Comune di Cassino, nella Sala dedicata a Restagno Pier Carlo (Sindaco di Cassino e Presidente dell’AS Roma nel secondo dopoguerra), l’11 luglio scorso viene presentato il Punto Coma dell’Ital locale. L’Associazione “Gli Amici di Eleonora” con il suo Segretario Generale, Claudio Lunghini, presiede un Convegno snello ma sostanzioso. Lunghini fa riferimento alle poche strutture ospedaliere che accolgono i malati in stato vegetativo tra cui quella di Cassino. “Il nostro compito – dice Lunghini – è quello di contribuire ad aumentare e farle funzionare meglio”.
La parola passa per il primo intervento al Segretario Generale della Uil di Frosinone, Gabriele Stamegna, che vede il Punto Coma come una testimonianza che la Uil è proiettata dentro la società, che tali iniziative compongono una delle ragioni sociali nella Uil. “I dati e i rilevamenti – afferma Stamegna – dimostrano che il problema, oltre che clinico, è anche sociale e che il peso dell’assistenza tocca il lato emotivo e il lato economico delle famiglie”. Stamegna conclude con uno slogan pertinente: “Compito dell’Ital e della Uil è dare assistenza a chi assiste”. È stata poi la volta di Paolo Pandolfi, Segretario territoriale della Uil Fpl di Frosinone: “L’iniziativa del Punto Coma sta a indicare che c’è gente che si prodiga per gli altri, che ha a cuore l’art. 32 della Costituzione, che non ci sta a vedere la Provincia abbandonata a se stessa, che ha la preoccupazione principale di curare le persone”.
Margherita Rocco, Presidente dell’Associazione “Gli Amici di Eleonora”, ha descritto con cognizione di causa i veri personaggi dell’assistenza, con un incremento di richieste da parte dei familiari nel corso del tempo, in cui a volte si protrae la malattia. “Il percorso lungo dello stato vegetativo fa aumentare le richieste familiari – sostiene Rocco - la ricchezza di informazioni, la conoscenza dei diritti, la capillarità sul territorio sono elementi importanti per le famiglie”.
Spetta poi a Maura Tabacco, dell’Ital, spiegare lo svolgersi del servizio e la capacità di un lavoro di gruppo. “Dietro numeri telefonici – ha detto Tabacco – c’è una rete di servizi e una squadra professionale di volontari”.
Proprio l’importanza del servizio al telefono permette al Consigliere delegato dell’Ital, Alberto Sera, presente al convegno, di agganciare la seguente considerazione “Il telefono ci permette di spiegare con la propria voce i passaggi per ottenere diritti e assistenza. Il telefono ha la capacità di trasmettere quel calore umano che non ha nessun social network digitale”.
L’imprenditore Francesco Mosillo, Amministratore delegato della Casa di Cura Sant’Anna, ha portato la voce di chi è pronto a mettere la propria professionalità per costruire strutture adeguate, come la Suap, per le quali i soldi ci sono ma manca una cultura e un governo delle classe politica. L’imperativo di Mosillo è “Si muova la politica” a cui fa eco “La politica si soffermi su questi drammi” del Consigliere Comunale Antonio Tortolano che conclude con un “venti e lode per questa iniziativa” preparando l’intervento del Sindaco Giuseppe Golini Petrarcone. “Ci fa onore ospitare questa iniziativa che è un segno di civiltà e un segnale di progresso. Noi sindaci siamo un po’ dei responsabili della sanità come i ministri senza portafoglio. Dobbiamo comunque intervenire chiarendo che la concertazione è la strada maestra per prendere decisioni”.
Maurizio Soru, Coordinatore regionale Ital del Lazio, tratteggia i compiti del Patronato “come interlocutore tra cittadino e Pubblica amministrazione”. “Portare – ha detto Soru – la Pubblica amministrazione nelle case, come dice il Governo Renzi, può diventare un vuoto slogan se non elimina il muro dell’incomunicabilità con i cittadini”. Noi con l’azione Punto Coma vogliamo abbattere anche il muro tra la sofferenza e i cittadini che sono spesso causa di solitudine ed emarginazione.
Ufficio Stampa Ital