
Sindacalismo, Volontariato, Politica. Un amalgama vincente
Al solo sentir nominare la parola “sociale” viene in mente la povertà. Invece “ricco” è stato il seminario svoltosi a Roma il 26 giugno 20145 presso l’Hotel Massimo D’Azeglio. E ricca sarà la cronaca di questo seminario organizzato dall’Ital per i volontari di servizio civile presso il Patronato della Uil.
“Percorsi di solidarietà” è il titolo del Convegno e la moderatrice dell’iniziativa, Sara Bertarelli, ne apre i lavori con una citazione da un film: “Non ho bisogno che sia facile, ho bisogno che sia possibile” annotando che percorsi e solidarietà sono due parole indicanti un cammino.
Viene subito letto un lungo e dettagliato messaggio dell’On. Laura Garavini che contiene, tra l’altro, il seguente pensiero: “Credo che l’impegno dell’Ital, anche su questo nuovo fronte, quello dell’assistenza a persone colpite da coma, sia qualcosa di estremamente prezioso. Studi scientifici attestano che il risveglio dal coma non sia tanto legato alle condizioni psicologiche del paziente, quanto piuttosto alle condizioni ambientali esterne”.
Claudio Lunghini, Segretario Generale degli Amici di Eleonora onlus, nel proseguo del dibattito ha descritto il Punto Coma spaziando dalla necessità di “parlare meno di temi etici” e di più di “cose da fare”, ai progressi fatti con la telemedicina nella cura dei malati in stato vegetativo, dal numero consistente, una cinquantina, delle associazioni che si interessano di questi problemi, all’esigenza di raggruppare queste associazioni per operare meglio sul territorio rendendo protagoniste le associazioni locali e per portare con più efficacia le nostre ragioni laddove si prendono le decisioni.
Lunghini ha quindi preannunciato l’idea di creare un’associazione di associazioni che si interessano delle malattie neurodegenerative.
A spiegare gli scopi e gli obiettivi di una tale, eventuale, Federazione ci ha pensato Nino Santomartino che con sinteticità e chiarezza ha evidenziato come anche nel settore associativo ci sia bisogno di innovazione attraverso la politica del fare rete con cui si riesce a far da megafono alle associazioni aderenti e comunque della singola associazione aderente.
Nino Santomartino si è soffermato sulla valenza dei parteners e del target sul quale interessante è stata l’indicazione delle imprese non solo per chiedere soldi ma per creare spazi di Responsabilità Sociale dentro di esse.
Proseguendo, nel tenere il filo del legame tra i vari interventi, Sara Bertarelli, ha ribadito l’incrociarsi e l’arricchirsi di percorsi di crescita che partono dal personale, diventano sociale per poi approdare all’istituzionale.
Parole di raccordo sono state dette da Maura Tabacco “In questo percorsi c’è l’importanza della Uil, l’interesse e la sensibilità dei Segretari della Uil. È bello che il sindacato si interessi, oltre che di lavoro, anche di sociale. Anche il tema lavoro è tema sociale. Il nostro compito è di “capire i bisogni latenti” anche attraverso la rete che per noi è una rete di solidarietà, una rete di diritti, una rete di associazioni”.
A questo punto partono le testimonianze di tre Segretari Generali di strutture camerali che di più in Italia hanno cercato di dare connotato sociale alla loro opera.
La prima a intervenire è Lucia Perina, innovatrice Segretaria della Uil di Verona, punto di riferimento esaltante di politica sociale. “Stare dentro un discorso sociale significa avere già dentro di sé la sensibilità e la disponibilità che devono essere consolidate e accresciute con il lavoro quotidiano e con la professionalità sempre aggiornate. Ma lavorare nel sociale – ha continuato la Perina – significa scegliere e la scelta che si fa la si compie in solitaria”.
La leader del sindacato veronese ha ricordato le scelte sociali della Uil nel definirsi “sindacato dei cittadini” e ha lanciato il suo motto “Impegnarsi per gli altri fa un bene da morire”. L’invito quindi a mantenere e consolidare i rapporti con la gente ha concluso un vero e proprio appello a occuparsi di sociale.
Si è poi passati allo stile didattico di Gerardo Pirone che con una vera e propria “lectio magistralis” ha scavato lungo il crinale che separa spesso le intenzioni interiori dai risultati concreti.
Questo crinale spesso dà un senso di debolezza, che va superato, secondo Pirone, con la rete, con lo stare insieme.
Il capo carismatico del sindacato salernitano ha quindi inanellato una serie di riflessioni costellate da storie di vita tra cui: “Accanto alla sofferenza si vive, ascoltarla è una vera sofferenza”, “Nulla ci è dovuto ma tutto va ricercato con costanza e nel sindacato ci sono opportunità per superare tutti gli aspetti della vita”. “Nella vita c’è bisogno del coraggio, il coraggio del familiare quando deve sostituirsi allo Stato, il coraggio di metterci insieme e di chiedere alla politica di mettere in primis i diritti fondamentali, i diritti civili”.
Pirone alla fine di una serie di citazioni tocca le corde del cuore accarezzando l’uditorio con frasi di Hermann Hesse “Tienimi per mano al tramonto, quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle”.
Chiude il capitolo delle testimonianze l’innata incisività del sindacalista doc, Massimo Zanirato, Segretario Generale della Uil di Ferrara, una città che ha un centro di eccellenza per gli stati vegetativi e un’attività in cui è possibile verificare che la centralità del problema è la famiglia.
“Ascoltare i problemi della famiglia – ha detto il Responsabile della Uil ferrarese – è un valore del territorio espresso dalle nostre operatrici, il cui punteggio ministeriale è poca cosa rispetto al tempo impiegato nel contatto con le persone”.
“Il percorso di solidarietà, il fare rete, è segnato dallo Statuto della Uil laddove prevede di promuovere forme associative con associazioni”, ha aggiunto Zanirato.
Nello snocciolare le varie frasi dell’impegno sociale del sindacalista, Zanirato approda alle seguenti conclusioni. “Pietro Nenni ricordava come il socialismo è portare avanti tutti quelli che stanno indietro. Un ideale straordinario. Mi accontenterei intanto su questa scia di aiutare chi ha più bisogno”.
L’intervento finale è stato svolto dall’On. Edoardo Patriarca che ha espresso una serie di constatazioni e auspici che riassumiamo in questa lunga definizione: “Il Terzo Settore, elemento di tenuta del Paese in periodo di crisi, partecipe delle decisioni del Governo, generatore di lavoro, sostenitore e gestore di investimenti per il sociale, contenitore di persone che si organizzano per il bene del Paese, corpo intermediario per far funzionare lo Stato, sforzo di trasparenza maggiore con il crescere delle responsabilità”.
Il Consigliere delegato dell’Ital, Alberto Sera, ha così commentato il lavori del Seminario: “È stato un mix di sindacalismo, volontariato, politica. Tre motori per fare del sociale un servizio: la caratteristica dell’Ital”.
UFFICIO STAMPA ITAL UIL
Roma, 27 giugno 2014