
Nasce il Punto Coma in Trentino. Un servizio ricco di umanitą
COMUNICATO STAMPA
NASCE IL PUNTO COMA IN TRENTINO. UN SERVIZIO ITAL RICCO DI UMANITA’
Walter Alotti, Segretario generale della UIL Trento, ha aperto il 24 gennaio la conferenza stampa dando un’impronta di positività rispetto a un’iniziativa, quella del Punto Coma, che esce fuori dagli schemi, che va al di là della routine quotidiana ma che rientra nella normalità della tutela dei diritti.
Da qui le parole iniziali del leader della UIL Trentina: “Con soddisfazione presentiamo questa iniziativa e con soddisfazione sottolineiamo la stato di efficienza della medicina generale nel Trentino ma dobbiamo sempre essere pronti a incrementare i servizi intorno alle persone”.
Maura Tabacco del settore sociale dell’Ital ha spiegato gli obiettivi concreti del progetto che sono dentro la cornice di una “assistenza completa ai familiari dei malati in stato vegetativo che si esplica con un servizio teso a sollevare dagli oneri burocratici amministrativi, partendo dalla carenza informativa che cerchiamo di colmare”.
Un servizio, quello del Punto Coma, organizzato con la UIL di Trento e con l’Ital dall’Associazione Gli Amici di Eleonora, che con il suo segretario Claudio Lunghini ha rilevato la imprevedibilità degli stati di coma, portando l’esempio del caso Schumacher, la imponderabilità delle cause, la solidarietà che ne discende, citando anche l’esempio dell’Associazione a cui è stato devoluto il risarcimento per la morte della bambina.
Nel descrivere il Punto Coma, lo ha definito “un servizio contro l’abbandono del malato e aggiuntivo all’assistenza dei familiari”. “Nel Trentino – ha proseguito Lunghini – non ci sono migrazioni di malati ma c’è sempre bisogno di parlare di rete di solidarietà”.
Sotto l’aspetto medico scientifico è intervenuto il ginecologo Emilio Arisi che, anche grazie alla sua esperienza di leader del SEL Trentino, ha potuto fare richiamo alla necessità di una rete complessiva per monitorare e rendere efficaci gli interventi in questo campo. Ha inoltre fatto rilevare come per esempio il numero dei danneggiati neurologici in ostetricia non sono stati ridotti negli ultimi vent’anni e come lo stato vegetativo non permette di rispondere ai test e quindi di capire e di dare definizioni che non siano fluttuanti.
L’impegno in questa rete di solidarietà è stato assicurato da Silvia Bertola, segretaria regionale della UIL FPL e Confederale del Trentino e da Ermanno Monari, Presidente Cooperativa Sociale Vales.
La direttrice dell’Ital di Trento Paola Urmacher ha garantito la piena disponibilità delle operatrici dell’Ital a un servizio che necessita di ascolto, accoglienza, disponibilità. Valori che l’Ital di Trento già applica quotidianamente. I punti coma saranno presso le sedi di Trento, Riva del Garda e Rovereto.
A commento della conferenza stampa di presentazione, il Vice Presidente Ital Alberto Sera ha così detto “L’iniziativa della UIL Trentino ci ha regalato una ricchezza di umanità. E’ proprio il caso di ricordare una frase di Oscar Wilde Le cose vere della vita non si studiano né si imparano ma si incontrano”.
UFFICIO STAMPA ITAL UIL
Roma, 27 gennaio 2014