
Cittadinanza Prossima Treviso - 16 novembre 2013
19/11/2013
- Comunicato Stampa -
Collocata in un grande ed arioso parco, quello di S. Artemio, poco fuori Treviso, la sede della Provincia nella sua sala Auditorium ha ospitato, il 16 novembre scorso, un’assemblea di lavoratori e lavoratrici che ha discusso sui temi dell’immigrazione.
Nell’introdurre i lavori il Segretario della UIL Belluno e Treviso, Carlo Viel, ha risposto al quesito che si poneva il convegno: “Immigrazione, una risorsa o un problema”? Senza alcun dubbio, rilevando il forte impulso alla produttività data dal popolo immigrato “anche se la crisi economica ha rallentato la corsa – ha detto Viel – l’immigrazione è un fenomeno di prevedibile crescita. Tra l’altro il tasso di sindacalizzazione degli immigrati comincia ad essere consistente, essendo l’8,4% dei lavoratori attivi.”
Il presidente della UIM, Alberto Sera, ha iniziato la sua relazione citando alcuni passi di un articolo su Lampedusa di Domenico Quirico.
- Cammino sul molo, quel molo, in mezzo ai curiosi, alle televisioni che raccontano, che cercano di spiegare. I miei compagni naufraghi due anni fa scesero a terra avvolti in fogli di plastica luccicanti come corazze. Ora sfilano sacchi neri dei morti Chi si ricorderà dei nomi di questi morti? Visi troppo evanescenti, ahimè, perché un solo tratto ne sia riconoscibile si stagliano nella curva degli scafi, si muovono come le foglie. Vorrei che in me, con me risalissero l’abisso, potessero respirare all’aria aperta anche questi nuovi morti Per la maggior parte di questi uomini, al contrario di quanto avviene a noi, morire è un semplice incidente: inciampano e scompaiono nella trappola come bestie sorprese. -
Il Presidente Sera si è poi soffermato sulla natura che deve assumere un’ associazione coma la UIM e cioè superare il localismo, l’individualismo, il separatismo. Un’associazione che deve raccogliere, segnalare e servire, un obiettivo comune per gli immigrati e gli emigrati è un servizio per le pratiche di cittadinanza: “la cittadinanza prossima, quella derivante dalla legge in vigore, per ottenerla – ha detto Sera – e quella che deriverà da una riforma della cittadinanza non più rinviabile.” La UIM – ha concluso Sera – sarà un altro tassello di cittadinanza, di integrazione, di solidarietà che farà andare avanti il mondo.”
Gli interventi che si sono succeduti hanno connotato il convegno come una vera e propria assemblea di immigrati. Elafti Chaybia: “ noi non cerchiamo l’integrazione, noi siamo già cittadini italiani”; Nezha Ossar: “oggi è importante la presenza di tante donne , ancor più in questa crisi”; Khezraji Abdellah: “ no allo sciopero degli stranieri, non ci possono essere gli stranieri da una parte e gli italiani dall’altra”; Meraga Mohamed: “ noi stranieri siamo il 10% del PIL in Italia, l’immigrato è una opportunità per questo Paese; Sraoulo Huria: “stiamo soffrendo per la mancanza di lavoro, non abbiamo soldi per pagare i documenti; Lambarki Abdenbi: “molti di noi sono ancora stranieri dopo 20anni”. Questi gli interventi degli immigrati a cui si sono aggiunti alcuni dirigenti sindacali. Alessandra De Bettin della Uilp di Belluno: “quando non c’è stato più lavoro è scoppiata l’intolleranza. Una vita senza lavoro è una vita sospesa, non possiamo permettercela; partiamo da progetti in cui i nonni italiani sono tutor di bambini stranieri e le donne si incontrino in una stanza”.
Emanuele Scarparo, Segretario Generale della UIL Fpl Veneto, ha descritto la presenza di molti stranieri che lavorano nelle cooperative sociali ed ha mandato un forte ed accorato appello alla politica: “ un bambino che nasce in Italia deve essere cittadino italiano”.
Laura Puppato , senatrice del PD ha sostenuto: “chi perde il lavoro senza paracadute famigliari, come lo straniero, resta solo. Prioritari sono i diritti civili, dopodiché ne discende l’impegno comune per crescere.”
La testimonianza di Paolo Manfrin, Presidente del comitato via Anelli di Padova, ha reso concreto il monito “quando ci si conosce, cadono le barriere”. Zaidi Allal, Presidente della UIM di Belluno dopo aver indicato le varie nazionalità dei presenti: “marocchina, croata, rumena, albanese, macedone, nigeriana, argentina, tunisina, camerunense e algerini” ha sfoderato il suo carisma con frasi ad effetto “se ci sono italiani presenti significa che c’è qualcuno che pensa a voi. Lo straniero non soffre solo della crisi ma soffre anche della Bossi – Fini . Non fare solo leggi che impediscono ma anche che favoriscono.”
Ha concluso i lavori di questo convegno partecipato il Segretario Generale della UIL Veneto Gerardo Colamarco che, a poche ore dallo svolgimento dello sciopero generale per l’occupazione ha tracciato le proposte del sindacato per la crescita. Poi parlando dell’immigrazione ha detto: “ sono presenti oggi molti bambini e molti di loro, presenti nel nostro territorio, faranno parte della classe dirigente della nostra Regione, della nostra Nazione. La UIM sarà una associazione di pari dignità tra emigrati ed immigrati e la costruiremo per evitare di dire “noi e voi”, per lavorare insieme per la crescita comune.”
Roma, 19 novembre 2013