
Danni da trasfusioni ed emoderivati. Corte europea di Strasburgo
13/09/2013
La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, con sentenza del 3 settembre, ha stabilito che lo Stato Italiano dovrà pagare a tutti coloro che sono stati infettati da trasfusioni di sangue o da prodotti da questo derivati, l'indennità integrativa speciale prevista dalla legge 210/1992 che deve essere rivalutata ogni anno in base al tasso d’inflazione.
La sentenza riguarda non solo i 162 cittadini che hanno presentato ricorso alla Corte europea ma anche tutti coloro che si trovano nella stessa condizione avendo contratto danni a seguito di somministrazione di sangue infetto o di emoderivati, migliaia di persone.
Una norma del 2010 aveva escluso dalla rivalutazione l’indennità integrativa speciale che costituisce parte consistente dell’indennizzo in godimento.
Nonostante tale disposizione sia stata poi dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 293/2011, lo Stato non ha mai provveduto ad erogare la somma dovuta.
Questo provvedimento viene ora censurato anche dalla Corte di Strasburgo secondo la quale lo Stato italiano ha violato i diritti dei ricorrenti e di tutti coloro che si trovano nella loro stessa situazione.
Dovranno però passare alcuni mesi prima che la sentenza diventi definitiva.