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Rovigo: l'immigrazione fenomeno sociale e non problema

08/11/2012

COMUNICATO STAMPA
Con una particolare attenzione per i 18 mila immigrati di Rovigo si è svolto ieri nel capoluogo del Polesine un Convegno “CITTADINANZA PROSSIMA” organizzato dall’Ital, dalla Uil e dalla Uim.
Nell’apertura il Segretario Generale della UIL di Rovigo Giampietro Gregnanin ha tratteggiato l’impegno complessivo del sindacato nei confronti dei nuovi cittadini immigrati sottolineando come la campagna della UIL per la cittadinanza che fa tappa a Rovigo sia la testimonianza di come “vogliamo interessarci non solo dell’accoglienza e del lavoro degli immigrati ma anche della loro dignità di cittadini”.
Importante è stato il richiamo del Prefetto Francesco Provolo che ha sostenuto come “appare sempre più urgente dare risposte alle nuove generazioni di immigrati nati in Italia che chiedono di poter svolgere con pienezza il loro percorso esistenziale nel territorio in cui sono stati accolti”.
Il Sindaco Bruno Piva ha ricordato come “la lingua italiana leghi l’immigrato all’Italia”.
L’assessore provinciale all’immigrazione Leonardo Raito ha ricordato l’importanza di cambiare l’approccio culturale all’immigrazione considerandola non più un problema ma un fenomeno sociale e di cambiare il metodo di interventi individuali con un sistema di squadra.
Il Segretario Generale della UIL Veneto ha indicato la strada del “lavorare per la crescita che significa anche lavorare per gli immigrati”.
Tanti sono stati gli interventi degli immigrati a nome delle rispettive comunità tra cui ricordiamo quello di Baciu Vasile Responsabile della UIL Comunità rumena che ha testimoniato come il Patronato sia stato un potente elimina-code degli stranieri davanti alle Questure e quello di Jugana Sladic che ha ricordato come nell’insegnamento della lingua italiana sia importante fare attenzione alla particolarità del frasario del settore lavorativo.
Guglielmo Loy, Segretario Confederale della UIL, ha concluso il Convegno affermando che c’è bisogno di avere una “visione più semplice e più fiduciaria dei rapporti tra i cittadini stranieri e lo Stato”.
Ha coordinato i lavori del Convegno il Vice presidente dell’Ital Alberto Sera che ha fatto frequenti riferimenti al discorso di Barack Obama subito dopo aver vinto le elezioni, proprio il giorno prima, ed ha concluso con la seguente frase del Presidente americano:
“Noi siano disposti a lavorare sodo non importa chi siamo, da dove veniamo, che aspetto abbiamo o chi amiamo. Non importa se siamo neri, bianchi, ispanici, asiatici o nativi americani, se siamo giovani o vecchi, ricchi o poveri, abili o disabili, gay o etero: se siamo disposti a provarci possiamo farcela”.