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Il ricongiungimento familiare: raffronti tra i Paesi europei. Uno studio Ital Uil

19/10/2011

COMUNICATO STAMPA


IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE RAFFRONTI TRA I PAESI EUROPEI. UNO STUDIO ITAL UIL

Uno studio sul ricongiungimento familiare è stato presentato da Gabriele Di Mascio, del Patronato Ital Uil, nel Convegno “Ricongiungere l’integrazione” svolto oggi a Roma.
Lo studio, realizzato dall’Ital Nazionale grazie anche al contributo delle sedi all’estero, è stato condotto su otto Paesi e ha messo a confronto le leggi nazionali che regolano il diritto di ricongiungimento familiare in Italia, Francia Spagna, Belgio, Romania, Svizzera e Regno Unito.
L’analisi mette a confronto vari aspetti del ricongiungimento familiare come i soggetti richiedenti, i familiari autorizzati, i requisiti richiesti, la procedura prevista, la struttura competente e i mezzi di ricorso amministrativo.
Emerge come la Gran Bretagna, la Spagna, il Belgio e la Germania riconoscano il ricongiungimento familiare anche ai partner conviventi non coniugati, mentre solamente la Gran Bretagna permetta il ricongiungimento anche con fratelli, sorelle, zii e nonni in presenza di particolari condizioni. In merito ai requisiti richiesti per ottenere il ricongiungimento si evidenzia che in Francia e in Germania l’autorizzazione è subordinata al soddisfacimento di determinate misure d’integrazione, requisito che in Germania si aggiunge al possesso di un’assicurazione sanitaria, prevista anche in Spagna, Belgio, Romania adempimento che in Italia viene richiesto solo per i genitori ultrasessantacinquenni. Dal confronto europeo spiccano la puntualità della Svizzera e della Germania nel rilasciare l’autorizzazione al ricongiungimento, tre mesi contro la media dei nove effettivi degli altri Paesi considerati nell’analisi.
La presentazione dello studio è stata arricchita dagli interventi video dei responsabili delle sedi Ital all’estero, testimonianza arrivata dalla Gran Bretagna, Romania e dal Canada. “L’esempio canadese – ha affermato Di Mascio a conclusione della presentazione della ricerca – mette in evidenza una differenza concettuale nella procedura del ricongiungimento familiare rispetto ai Paesi europei. La figura dello sponsor come soggetto autorizzato a richiedere il ricongiungimento – ha proseguito Di Mascio – rappresenta un punto di riferimento per i familiari all’estero che vogliono trasferirsi e una ricorsa importante per il Canada nel processo d’integrazione dei cittadini stranieri”.


Roma, 19 ottobre 2011

UFFICIO STAMPA ITAL-UIL