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Pensionati all'estero: 3 aspetti da considerare per la pensione

10/04/2025

 

I pensionati italiani che vivono all’estero costituiscono una parte significativa della comunità italiana nel mondo. Secondo l’ultimo rapporto Inps sul pagamento delle pensioni oltre confine, l’Istituto nel 2023 ha effettuato oltre 310.000 pagamenti verso circa 160 Paesi, corrispondenti al 2,3% del totale. Mentre diminuiscono le pensioni erogate in favore degli italiani (-24% rispetto al 2019), soprattutto nei Paesi di vecchia emigrazione, crescono quelle agli stranieri che, dopo aver lavorato in Italia, tornano nel loro paese d’origine (+25% rispetto al 2019).


Se sei un pensionato, vivi all’estero e percepisci una pensione Inps, ci sono degli aspetti molto importanti che devi tenere presente per la tutela dei tuoi diritti.


In questo articolo analizzeremo 3 elementi fondamentali per i pensionati che vivono fuori dai confini nazionali. Vedremo nel dettaglio come ricevere correttamente la pensione italiana all'estero e quali documenti sono necessari per la dichiarazione dei redditi nel Paese di residenza.

 

I 3 elementi fondamentali della pensione per chi vive all’estero:

 

1. Accertamento dell'esistenza in vita: tutto ciò che devi conoscere


Ogni anno i pensionati residenti all’estero titolari di una pensione italiana devono presentare all’Inps una certificazione dell’esistenza in vita per non perdere il pagamento della propria pensione. Questo adempimento serve a verificare che il beneficiario sia effettivamente in vita, evitando che le pensioni vengano erogate erroneamente dopo il decesso del titolare.


I controlli per gli anni 2025 e 2026

 

L’accertamento dell’esistenza in vita viene effettuato da Citibank NA, che gestisce i pagamenti per conto dell’Inps all’estero.


Nel 2025, la verifica avverrà in due fasi distinte in base al paese di residenza del beneficiario:


  1. Fase 1 (Marzo - Luglio 2025): riguarda i pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, Stati dell'Est Europa e Paesi limitrofi. Le richieste di attestazione dell'esistenza in vita saranno inviate da Citibank a partire dal 20 marzo 2025, con scadenza per la restituzione dell'attestazione entro il 15 luglio 2025. Se non ricevuta, il pagamento della pensione di agosto 2025 avverrà in contante tramite Western Union. In caso di ulteriore inadempimento, i pagamenti saranno sospesi da settembre 2025.
  2. Fase 2 (Settembre 2025 - Gennaio 2026): coinvolge i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. Le comunicazioni saranno inviate dal 17 settembre 2025, con termine per l'invio delle attestazioni fissato al 15 gennaio 2026. In caso di mancata presentazione dell'attestazione, i pagamenti di febbraio 2026 avverranno tramite Western Union, con sospensione da marzo 2026.

 

Modalità di verifica dell’esistenza in vita


Per la prova di esistenza in vita, sono disponibili diverse opzioni: modalità cartacea, accesso al portale web di Citibank, o riscossione personale tramite Western Union. Il Patronato Ital, con le sue sedi estere, fornisce assistenza ai pensionati per la verifica dell’esistenza in vita.

 

 

2. Certificazione Unica 2025: come ottenere il Modello CU all’estero

 

La Certificazione Unica – CU 2025, relativa all’anno 2024 - è un documento fiscale che attesta i redditi percepiti dai pensionati ed è indispensabile per la dichiarazione dei redditi. Anche i pensionati che si trovano all’estero possono ottenere questa attestazione, che include tutti i redditi percepiti nell’anno fiscale, le eventuali ritenute applicate e altre voci di reddito.


Obblighi fiscali per i pensionati all’estero


Il modello CU viene emesso ogni anno dall’Inps per consentire ai pensionati di adempiere agli obblighi fiscali italiani o per ottenere eventuali agevolazioni previste dalla legislazione italiana. Per i pensionati che risiedono fuori dall’Italia, può essere necessario utilizzarlo per la dichiarazione fiscale nel Paese di residenza, a seconda della normativa locale.


Come ottenere il Modello CU 2025


L’invio del modello CU viene effettuato dall’Inps principalmente per via telematica. Da diversi anni l’invio cartaceo viene effettuato solo su richiesta e in specifici casi. La Certificazione Unica è disponibile online dal 16 marzo di ogni anno e si rivolge a tutti i cittadini, anche residenti all’estero, che hanno percepito redditi dall'Inps.


Come scaricare la CU 2025 online? I pensionati possono richiedere la Certificazione Unica 2025 anche attraverso l’assistenza del Patronato Ital nel Paese estero.

 

 

3. Il Certificato di pensione: cos’è e cosa contiene il Modello ObisM

 

Il Modello OBIS/M è un altro documento importante per i pensionati italiani all’estero. Si tratta di una certificazione che dettaglia le principali informazioni relative al pagamento delle pensioni. Viene rilasciato ogni anno dall’Inps anche ai pensionati che risiedono fuori dall’Italia ed è un documento estremamente utile perché consente di verificare l’importo della pensione. Eventuali errori nei dati, infatti, potrebbero comportare dei disguidi nell’erogazione della prestazione.

 

 

Trasferirsi all'estero da pensionati: cosa può fare il Patronato Ital

 

Scegliere di andare via dall’Italia per vivere gli anni della pensione in un altro Paese può essere un’opportunità per molte ragioni: un miglioramento della qualità della vita o, più semplicemente, perché affascinati da un luogo maggiormente attrattivo. Tuttavia, trasferirsi in un nuovo Paese implica anche dover fare i conti con le difficoltà legate alla burocrazia locale e trovare soluzioni che rispettino sia le normative italiane che quelle del paese di destinazione. Ad esempio, i nostri connazionali continuano a ricevere la loro pensione dall’Italia, o parte di essa, se liquidata in base al regime di totalizzazione. Come fare per non perdere i propri diritti?

 

È importante restare costantemente aggiornati sulla normativa italiana anche se si vive all’estero. Rispettare iter e procedure consente di non perdere i propri diritti e, come nel caso delle pensioni, evitare disagi e interruzioni nei pagamenti. Attraverso l’assistenza del Patronato Ital, con oltre 205 sedi presenti all'estero, è possibile ottenere la giusta tutela e il supporto necessario per orientarsi anche lontano dall’Italia.

 

 

 

(Foto © Olga - stock.adobe.com)