
Riforma della disabilità: cosa cambia nel 2025

Ultimo aggiornamento: 7/3/2025
A partire dal 1° gennaio 2025, il sistema di accertamento della disabilità ha subito importanti cambiamenti. Il Decreto legislativo n. 62/2024, introduce una riforma significativa nel panorama legislativo della disabilità in Italia, che avrà un impatto diretto e significativo sulla vita delle persone in termini di semplificazione delle procedure e accessibilità ai servizi di assistenza.
Una novità importante riguarda le modalità di accertamento dello stato di invalidità e disabilità: è partita quest’anno la fase sperimentale con le nuove regole per il certificato medico introduttivo. Il periodo di sperimentazione durerà fino alla fine del 2026 e coinvolgerà, in tempi diversi, fino a 20 province italiane.
Vediamo nel dettaglio chi sono i destinatari di questa fase pilota e cosa cambia da gennaio 2025 e con il decreto Milleproroghe 2025.
Il nuovo certificato medico introduttivo per la disabilità: avviata a gennaio 2025 la sperimentazione in nove province italiane
Una delle novità previste dalla riforma è l’avvio di una sperimentazione che, per la prima volta, affida in via esclusiva all’INPS una “valutazione di base” della condizione di disabilità.
Questa nuova modalità di avvio del processo di valutazione prevede:
- l’invio telematico all’INPS del nuovo “certificato medico introduttivo” redatto dal medico certificatore.
L’avvio della domanda con il solo certificato medico introduttivo, di fatto, elimina la necessità di completare la richiesta attraverso la presentazione separata della “domanda amministrativa” per il riconoscimento della disabilità e delle relative prestazioni.
Resta comunque l’obbligo per gli interessati di inviare all’INPS i propri dati socioeconomici, anche tramite il patronato ITAL.
Questo passaggio, che segna una nuova fase di rinnovamento del procedimento di accertamento dell’invalidità civile e della disabilità (Legge 104/92), coinvolgerà:
- dal 1° gennaio 2025, nove province italiane (Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari)
- dal 30 settembre 2025, ulteriori undici province italiane (Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Trento e Aosta);
- dal 1° gennaio 2027, tutto il territorio nazionale.
Riforma della disabilità: cosa cambia con il decreto Milleproroghe 2025
Il decreto Milleproroghe (convertito in legge n. 15/2025) ha esteso a tutto il 2026 il periodo di sperimentazione della riforma sulla disabilità. La riforma prenderà, di fatto, avvio su tutto il territorio nazionale a partire dal 1° gennaio 2027.
Inoltre, ha introdotto importanti novità, elencate di seguito:
- Estensione della sperimentazione: dal 30 settembre 2025, le province coinvolte aumentano da 9 a 20, includendo anche: Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Trento e Aosta.
- Patologie oggetto di sperimentazione: sono ampliate e includono, oltre a quelle già previste (autismo, diabete tipo 2, sclerosi multipla), anche artrite reumatoide, cardiopatie, broncopatie e malattie oncologiche.
- Mantenimento della normativa attuale fino al 31 dicembre 2026: i diritti acquisiti e le prestazioni vigenti restano garantiti fino alla fine del 2026. Le domande di accertamento presentate entro il 31 dicembre 2026 seguiranno le regole attuali.
- Progetto di vita individuale: chi possiede una certificazione ai sensi della Legge 104/1992 potrà richiedere il progetto di vita personalizzato senza necessità di una nuova valutazione di base.
Cosa può fare il Patronato ITAL?
Il Patronato è sempre al fianco delle persone per fornire consulenza e assistenza anche attraverso il supporto dei propri medici legali. Le operatrici e gli operatori seguiranno le persone durante tutto l’iter della domanda: dalla consulenza alla presentazione della domanda amministrativa o alla trasmissione dei dati socioeconomici (nelle province coinvolte nella sperimentazione) all’INPS .
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