
Gestione separata: le aliquote contributive per il 2019
Per il 2019 rimangono immodificate le aliquote contributive dovute dai soggetti iscritti alla Gestione Separata INPS (professionisti, collaboratori e figure assimilate), mentre cresce il massimale e il minimale.
Lo comunica l’Istituto, con la circolare n. 19 del 6 febbraio 2019, riportando le aliquote, il valore minimale e il valore massimale del reddito erogato per il calcolo dei contributi dovuti da tutti gli iscritti alla Gestione Separata.
Per i collaboratori e le figure assimilate, iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata, l’aliquota contributiva e di computo è pari al 33% dall’anno 2018. È in vigore, inoltre, l’aliquota aggiuntiva dello 0,51% per finanziare la DIS-COLL, prevista dalla legge n. 81/2017 sul lavoro autonomo.
La Legge di bilancio 2017 ha disposto che, a decorrere dall’anno 2017, per i lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, iscritti alla gestione separata e non iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati, l'aliquota contributiva è stabilita in misura pari al 25%.
È invariata, per gli iscritti che non siano pensionati o che non risultino già assicurati ad altra forma previdenziale obbligatoria, l’ulteriore aliquota contributiva dello 0,72% per il finanziamento dell’onere per la tutela relativa alla maternità, agli assegni per il nucleo familiare, alla degenza ospedaliera, alla malattia e al congedo parentale.
Per i soggetti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie, l’aliquota per il 2019, è confermata al 24% (collaboratori e figure assimilate e liberi professionisti).
Pertanto, come riportato nella tabella dell’INPS, le aliquote dovute per la contribuzione alla Gestione Separata per l’anno 2019, sono le seguenti: