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Il CePa sul blocco delle collegiali mediche

24/01/2011


E’ stato inviato nei giorni scorsi, da parte del CEPA, il seguente telegramma alla Presidenza dell’Inail:


La Presidenza del CePa esprime tutte le perplessità e la preoccupazione per quanto sta di nuovo succedendo. In questi giorni, infatti, si rinnova quella situazione di particolare criticità del rapporto Inail Patronati, situazione ricorrente e, quindi, ben conosciuta: il blocco delle collegiali per l’agitazione sindacale dei medici dell’Istituto.
Lo si apprende, per ora, non dalla sede centrale dell’Istituto, ma da alcune sedi territoriali.
Alcune sedi dell’Inail, infatti, si sono premurate di avvisare le sedi di Patronato dell’annullamento degli appuntamenti di collegiale già fissati e del loro rinvio a data da concordare dopo “il termine del periodo di agitazione”. Di questa premura ringraziamo.
Tutti abbiamo ben presente le difficoltà che si sono incontrate per riorganizzare e riprogrammare  in limiti tollerabili le discussioni collegiali, dopo la disintegrazione di tempi e procedure provocata dal precedente blocco a seguito di un’identica agitazione dei medici Inail, ben consapevoli che le stesse sono  momenti importantissimi di quella qualità del servizio per i lavoratori infortunati e tecnopatici che, insieme seppur nella diversità dei ruoli, l’Istituto e i Patronati perseguono.
Francamente si pensava che ciò non potesse più accadere. Invece ci siamo di nuovo.
Questo nuovo blocco, inoltre, se non vanifica, certamente ritarda e indebolisce gli sforzi bilaterali di rinnovo di rapporti continuativi e autorevoli iniziati proprio nel 2010 e volti alla riforma del Protocollo di intesa del 2002 e del Codice di comportamento per le collegiali firmato nel 2004 e alla scrittura di un Codice di comportamento per i rapporti informatici.
La Presidenza  CePa esprime, conseguentemente, perplessità e preoccupazione, soprattutto per il fatto che  ancora una volta sia stato scelto il blocco delle collegiali come prima azione concreta di lotta, ma, pur rispettando la vertenza che oppone l’Istituto ai propri medici, anche  deve decidere sui comportamenti da tenere a tutela del lavoratore e a salvaguardia delle prerogative della funzione di patrocinio.
Quindi, poiché il compito di tutela del lavoratore infortunato e tecnopatico obbliga i  Patronati alla tempestività e alla completezza degli interventi e delle informazioni, il CePa chiede un incontro urgente:
1) per ottenere ogni informazione sulle modalità di una agitazione che si presenta disuniforme sul territorio e, possibilmente, sulla sua durata per quanto prevedibile;
2) per un controllo condiviso sugli andamenti locali del blocco, onde ridurre il più possibile il suo impatto negativo sui lavoratori.