
L.Bilancio 2019: interventi a favore delle famiglie
Legge di Bilancio 2019 e interventi a favore della natalità e delle famiglie
La legge n. 145/2018 (Bilancio 2019) contiene alcune norme nel c.d. “pacchetto famiglia” rivolte alla natalità e alle famiglie, delle quali abbiamo dato anticipazione in nostre precedenti news.
Ne riportiamo, in sintesi, alcune.
La futura madre potrà scegliere di lavorare fino al parto, usufruendo del congedo obbligatorio di 5 mesi dopo la nascita del bambino, sempre che tale opzione non arrechi pregiudizio alla sua salute e a quella del nascituro.
Ci sarà la possibilità per le lavoratrici di accedere in via prioritaria al “lavoro agile” (che potrà essere svolto senza limiti di orario o di luogo di lavoro), entro tre anni dalla cessazione del congedo di maternità, ovvero per i genitori con figli disabili gravi.
Viene prorogato anche nel 2019 il congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti che viene aumentato a 5 giorni, ai quali si può aggiungere, come era già previsto, un ulteriore giorno di congedo facoltativo in sostituzione della madre.
Inoltre, il bonus nido per l’iscrizione agli asili pubblici o privati passa da 1.000 a 1.500 euro l'anno fino al 2021.
È stato prorogato, dal decreto fiscale 2019, anche il “bonus bebè” per i bambini nati o adottati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019. Sono interessate le famiglie con un determinato reddito ISEE. Nella proroga è prevista la maggiorazione dell'assegno del 20% per ogni figlio successivo al primo, nato o adottato nel corso del 2019.
Viene stanziato 1 milione di euro per ogni anno fino al 2021 per la carta famiglia, che consente l’accesso a sconti sull’acquisto di beni o servizi ovvero a riduzioni tariffarie. È destinata solo alle famiglie costituite da cittadini italiani ovvero appartenenti a Paesi membri dell’UE regolarmente residenti nel territorio italiano, con almeno tre figli conviventi di età non superiore a 26 anni.
Questi sono alcuni degli interventi contenuti nel “pacchetto famiglia”, che saranno oggetto di ulteriori precisazioni da parte dell’INPS.
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