
Intervista | Il progetto per la formazione Ital 2018: "Mai smettere di Imparare"

INTERVISTA | da Italinforma n. 1 Gennaio 2018
IL PROGETTO PER LA FORMAZIONE ITAL 2018: "MAI SMETTERE DI IMPARARE"
Intervista al Direttore generale Ital, Maria Candida Imburgia
Direttore, il “Progetto per la formazione” è stato uno dei primi documenti ufficiali predisposti dall’Ital nel 2018, a conferma del valore strategico attribuito a questo strumento dal Patronato della Uil. Il documento definisce obiettivi, interventi e anche tipologie dei corsi. Ancora una volta, dunque, si punta tutto sulla formazione ?
Assolutamente sì. Tra l’altro, abbiamo adottato uno slogan, riportato proprio sulla copertina del nostro progetto, che sintetizza questa nostra idea: “Mai smettere di imparare”. Ho trovato, inoltre, molto efficace anche una frase del biologo e scrittore statunitense, Jon Kabat Zinn, anche questa utilizzata a commento del nostro documento: “Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare a padroneggiare il surf”. In sostanza, dobbiamo governare i cambiamenti che siamo costretti ad affrontare, facendo leva sulla conoscenza e, quindi, sulla formazione.
In estrema sintesi, puoi ricordare quali sono gli obiettivi di questo progetto ?
In via prioritaria, ci proponiamo l’obiettivo di elevare la qualità dei servizi erogati ai cittadini dai nostri operatori e, ovviamente, di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei nostri uffici. A questo fine, cerchiamo di rispondere alle esigenze che ci vengono prospettate dai nostri operatori offrendo loro una formazione omogenea e continua.
Intendete dare continuità anche agli incontri periodici con i Coordinatori regionali ?
Questo per noi resta un passaggio ineludibile. Ogni tre mesi, continueremo a convocare, presso la sede nazionale, i coordinatori regionali per uno scambio operativo di idee e di esperienze sulle situazioni che si sono manifestate sul territorio e per approntare anche possibili soluzioni ad alcune questioni emerse e non definite. Ovviamente, tutto ciò si aggiunge all’ordinario e quotidiano contatto che si è instaurato tra il livello nazionale e quello regionale: gli incontri trimestrali rappresentano un valore aggiunto, un importante momento di approfondimento e riflessione per socializzare, in maniera personale e diretta, le problematiche comuni e le proposte da condividere.
Sono previsti corsi di specializzazione. Come saranno strutturati ?
I corsi di specializzazione saranno monotematici e avranno l’obiettivo di formare, in una o due giornate, gli operatori che saranno attivi sul territorio, in particolare, su argomenti di carattere previdenziale.
Ci saranno anche delle Skype conference: una vera e propria innovazione tecnologica…
Sì, metteremo in soffitta il vecchio strumento della web conference e passeremo alla piattaforma Skype: è uno strumento semplice ed efficace e più interattivo della web conference. In particolare, utilizzando questo sistema, organizzeremo corsi di aggiornamento sulle novità previdenziali, ma anche sugli aspetti legislativi e procedurali relativi all’immigrazione e, inoltre, sulle circolari relative all’attività di Patronato in funzione delle visite ispettive. Saranno oggetto dei corsi di formazione tanti altri argomenti ancora: dalla mobilità dei lavoratori alle procedure per il riscatto del lavoro estero, sino all’applicativo per la gestione dei risarcimenti danni. Insomma, davvero non smetteremo mai di imparare !
E per gli operatori degli uffici all’estero ?
Ovviamente, i corsi di formazione saranno erogati anche a loro favore, sia in aula sia tramite skype. Sono appena rientrata da un corso svolto a Marsiglia per gli operatori della Francia e stiamo organizzando una Skype conference dedicata agli operatori del Canada.
Come è andata a Marsiglia ?
È stato un importante momento di aggregazione formativa. La Francia è un Paese che ha accolto, e tuttora accoglie, grandi flussi migratori provenienti dall’Italia. Anche in questa parte della nostra Europa, dunque, formazione e informazione sono indispensabili ai nostri operatori per essere a disposizione degli utenti e per offrire loro risposte puntuali e al passo con i tempi.
In conclusione, noi puntiamo, ovunque, in Italia e all’estero, a un miglioramento progressivo e costante degli standard della nostra attività. Un esempio, per tutti, siamo il primo Patronato all’estero. Ebbene, vogliamo consolidare questa posizione e progredire, ovunque, sempre nell’interesse dei lavoratori, dei pensionati e dei più bisognosi di tutela e assistenza, per consentire a tutti l’accesso ai diritti sociali.