
I nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA)
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017 (S.O. n. 15) il Dpcm recante l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, in vigore al 19/03/2017.
Il provvedimento, atteso da tempo, interviene dopo ben 16 anni abrogando il precedente Dpcm del 2001.
I Lea sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale deve garantire a tutti i cittadini, con le risorse pubbliche, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket).
In sintesi alcune delle novità introdotte dal decreto.
Aggiornamento del nomenclatore dell’assistenza protesica, fermo al 1999, con l’introduzione di ausili protesici tecnologicamente avanzati (ad es. tastiere adattate per persone con gravissime disabilità, carrozzine, ecc.); introduzione di nuovi vaccini; aggiornamento degli elenchi di malattie rare, croniche e invalidanti che danno diritto all’esenzione dal ticket; introduzione dello screening neonatale per sordità e cataratta congenita e per molte malattie metaboliche ereditarie; aggiornamento delle prestazioni che il SSN offre gratuitamente in epoca preconcezionale, in gravidanza e in puerperio; trasferimento della celiachia nell’elenco delle malattie croniche; aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza per la diagnosi precoce, la cura e il trattamento individualizzato dei disturbi dello spettro autistico; inserimento nella specialistica ambulatoriale di tutte le prestazioni necessarie per la procreazione medicalmente assistita, omologa ed eterologa. E altro ancora.
Per garantire l’aggiornamento continuo e sistematico dei Lea, è stata istituita la Commissione nazionale, presieduta dal Ministro della salute, con la partecipazione delle Regioni e il coinvolgimento dei soggetti con competenze tecnico-scientifiche.
Il Dpcm (con 64 articoli e 12 allegati) è in vigore, ma alcune disposizioni non sono applicabili immediatamente. Ad esempio le norme per l’erogazione dei dispositivi protesici troveranno attuazione dalla data di pubblicazione dell’apposito decreto interministeriale, mentre quelle che riguardano le malattie rare dovrebbero entrare in vigore dal centottantesimo giorno dalla data di entrata in vigore del Dpcm. In sostanza, l’applicazione dei nuovi Lea sarà graduale.