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Sisma 30 ottobre. Aggiornamenti Inps per gli utenti

07/11/2016


Con una nota del 2 novembre scorso, l'INPS comunica che, nelle zone interessate dal sisma del 30 ottobre 2016, sono state riaperte le agenzie di Foligno e Spoleto, mentre quella di Tolentino rimane per ora chiusa. Le altre agenzie presenti nel territorio continuano ad essere attive e garantiscono i servizi.

Inoltre, nella nota l'Istituto conferma quanto già detto nel precedente comunicato stampa del 31 ottobre: per assicurare le informazioni necessarie agli utenti, nonché la continuità dei pagamenti delle pensioni e delle prestazioni a sostegno del reddito, sono previsti servizi alternativi di emergenza e predisposti Uffici mobili per informazioni e presentazione delle domande di prestazioni.
 

In particolare, in collaborazione con Poste Italiane, l’Istituto comunica di aver attivato il “pagamento in circolarità” di prestazioni pensionistiche e non pensionistiche, che consente la riscossione presso qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale. Tale modalità è consentita per tutti i pagamenti localizzati presso uffici postali ubicati nei comuni colpiti dal terremoto.
 

Inoltre, i beneficiari sono esonerati dall’obbligo della presentazione del certificato di pensione e della lettera di avviso, e al momento del pagamento il pensionato o la persona delegata dovrà esibire un documento d’identità valido o un documento sostitutivo rilasciato dagli uffici anagrafici.
 


LEGGI LA NOTA INPS DEL 2 NOVEMBRE 2016



Ricordiamo che l’INPS - lo scorso 24 ottobre – aveva comunicato (con proprio messaggio n. 4274/2016) di aver sospeso gli accertamenti domiciliari disposti d’ufficio dall'Istituto nei casi di assenza dal lavoro per malattia, nei confronti dei lavoratori residenti nelle zone colpite dal terremoto del 24 agosto 2016, in considerazione della situazione di grave emergenza e di precarietà logistica.

Si tratta delle province di Rieti, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, L’Aquila, Teramo, Perugia e Terni, dei comuni di cui al D.L. n. 189/2016 (G.U. n. 244 del 18.10.2016).
 

Pertanto, i lavoratori costretti a risiedere temporaneamente in alloggi diversi dal proprio domicilio dovranno fornire al medico che redige il certificato le indicazioni utili ai fini della reperibilità durante la malattia.