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Contributi economici per l'infanzia: istruzioni Inps

05/02/2016


È stato pubblicato sul sito dell’Inps, il 1° febbraio 2016, l’avviso, con le “Istruzioni” e relativi allegati, per l’erogazione del contributo utilizzabile dalle madri lavoratrici “alternativamente” per il servizio di baby sitting o per la fruizione dei servizi per l’infanzia (es. asili nido), in sostituzione del congedo parentale, come previsto dalla legge n. 92/2012.
 

Riportiamo una sintesi delle Istruzioni, tenuto conto che dovrebbe essere attiva sul sito dell’Istituto la procedura telematica per la presentazione delle domande.

La legge di Stabilità 2016 ha prorogato questo beneficio nel 2016, nel limite delle risorse economiche disponibili pari a 20 milioni di euro, sempre in via sperimentale, estendendolo, oltre alle madri lavoratrici dipendenti e parasubordinate, già previste, anche alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici, che – come precisa l’Inps - saranno ammesse al contributo solo al momento dell’entrata in vigore dell’apposito decreto interministeriale, ad oggi non ancora pubblicato, con le modalità e i criteri di accesso.

Fino al 31 dicembre 2016, o comunque fino ad esaurimento dello stanziamento previsto, possono presentare domanda (contenente tutti i dati richiesti) per il contributo, in alternativa al congedo parentale, le madri dipendenti di amministrazioni pubbliche o di privati datori di lavoro, oppure iscritte alla gestione separata che, al momento della domanda, siano ancora negli undici mesi successivi al termine del periodo di congedo obbligatorio, nonché coloro che abbiano già usufruito in parte del congedo parentale, per i mesi non ancora fruiti.

L’Inps conferma le disposizioni contenute nel DM 28 ottobre 2014 attuativo della L. n. 92/2012.

Il contributo, di 600 euro mensili, è erogato per un periodo massimo di sei mesi, solo per frazioni mensili intere, in alternativa alla fruizione di altrettanti mesi di congedo parentale ai quali la lavoratrice, di conseguenza, rinuncia.
 

Le lavoratrici part-time, in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa, potranno accedere al contributo nella misura riproporzionata come specificato nella tabella allegata alle Istruzioni, mentre le lavoratrici iscritte alla gestione separata possono usufruire del contributo per un periodo massimo di tre mesi.
 

Si può accedere al beneficio, anche per più figli, presentando domanda per ogni figlio.

Il beneficio viene riconosciuto sulla base di una graduatoria nazionale, secondo l’ordine di presentazione delle domande, che tiene conto dell’indicatore Isee, nei limiti delle risorse disponibili.
 

La domanda va presentata all’Inps esclusivamente: attraverso il canale Web, servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite Pin dispositivo attraverso il portale dell’Istituto o tramite Patronato.
 

Ci riserviamo eventuali precisazioni o osservazioni non appena verificato se vi siano difficoltà o problemi nella procedura telematica, anche in relazione alle recenti istruzioni dell’Inps.


 

Le lavoratrici madri possono rivolgersi agli Uffici del Patronato Ital Uil che offrono consulenza e assistenza gratuite.



Consulta le Istruzioni dell’Inps