
Uranio impoverito. Le competenze al Tar di Roma
Sarà davanti al Tar di Roma e non al Tribunale ordinario che si svolgeranno le cause promosse contro il Ministero della difesa dai militari che, dopo essere stati in missione di pace all'estero, a causa del contatto con l'uranio impoverito, si sono ammalati gravemente.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione a Sezioni unite, con ordinanza n. 9667 depositata il 6.5.14, ad avviso della quale la giurisdizione appartiene al giudice amministrativo, competente a decidere sul risarcimento da corrispondere a questi militari per i gravi danni subiti, ad esempio durante le missioni in Bosnia Erzegovina e in Somalia.
Ricordiamo che il problema dell’uranio impoverito e delle sue “vittime” è stato oggetto, da molti anni, di indagini parlamentari ed anche di polemiche, in particolare sui casi di morte e gravi malattie, come il tumore, che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni militari all’estero, ed anche quelli estranei alle missioni all'estero che abbiano operato in basi militari nazionali.