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Punto Coma, Viterbo - comunicato stampa

12/11/2013

 

Un incontro semplice,  essenziale ed efficace, così può essere connotato il convegno di presentazione del “Punto Coma” di Viterbo, tenutosi l’8 novembre 2013 presso la sala Regia del Palazzo dei Priori che ospita il Comune tra splendidi dipinti del 1500.
Un giorno di verità, aperto dal Segretario Generale della UIL  di Viterbo Giancarlo Turchetti, con l’intento di focalizzare l’attenzione su questo mondo, quello dei malati in coma che è un mondo nuovo per chi è abituato alla routine quotidiana. - Con la nostra assistenza nella parte burocratica – ha detto il leader della UIL della Tuscia – i familiari avranno più tempo da dedicare all’assistenza dei propri malati”. Il vicepresidente dell’ITAL  Alberto Sera, che ha condotto i lavori del convegno, ha così sintetizzato gli obiettivi del Punto Coma: - l’Ital affronta una tematica di confine con la massima attenzione nel fornire il proprio apporto specifico ad una rete composta da persone che “sanno di coma”, “conoscono il coma”. L’ITAL si prenderà cura di chi si prende cura. -
Claudio Lunghini, Segretario Generale della onlus “Gli amici di Eleonora”, associazione su cui si incardina l’iniziativa del Punto Coma,  ha spiegato come tra gli obiettivi principali vi è quello di trovare, su tutto il territorio nazionale, dei riferimenti in particolare dove ci sono strutture specializzate.
- Il forte ritardo con cui sono state emanate le linee guida alle regioni (solo nel 2011) e il fatto che metà di queste sono state commissariate – ha detto lo strenuo organizzatore dell’assistenza ai familiari , Lunghini – ha acuito i problemi legati all’assistenza per la riabilitazione e dell’assistenza domiciliare, tanto da far diventare il coma una malattia della famiglia, i cui componenti stessi spesso sono soggetti a malattie causate dal cambiamento di vita imposto dalle condizioni del malato in coma.
Il Direttore della rianimazione dell’ospedale Belcolle di Viterbo, Vecchiarelli Pietro, in un sentito ed acuto intervento ha messo in guardia contro le difficoltà che scaturiscono nelle Asl dalla baraonda burocratica italiana. Ha raccomandato di non dire mai ai familiari “immagino” quanto soffrono ed ha puntualizzato la differenza tra coma ( occhi chiusi e nessun contatto con l’ambiente) stato vegetativo ( occhi aperti e nessun contatto ) stato di minima coscienza.
Angelo Sambuci, responsabile UIL Fpl di Viterbo, ha prima messo in risalto le coincidenze del fatto che la UIL Fpl a Viterbo nasce in rianimazione per poi rivendicare il momento alto del sindacato con l’iniziativa che deve essere punto di partenza. - è un argomento difficile- ha detto Torluccio – ma noi siamo stati forgiati in queste tematiche e quindi su questa materia, di cui spesso ne parla chi non ne sa nulla, noi possiamo dire la nostra. -
È seguito l’intervento dell’assessore alle politiche sociali del Comune Fabrizio Fersini, che ha dimostrato le alte capacità di analisi, programmazione e concretezza delle Istituzioni, coniugate con la necessità di informare e di entrare in relazione con le famiglie, elementi tutt’altro che scontati nella nostra società. Ed ha anche tracciato, dandone spessore e ruolo, i compiti precisi del terzo settore, ovvero quelli di rilevare i bisogni per far si che le Istituzioni abbiano la possibilità di riorganizzare i punti unici di accesso e di mettere le unità valutative in rete tecnica in modo sistematico, tutto questo all’interno del piano di zona dove l’assessore ha sollecitato le forze sociali ad essere protagoniste. Fersini ha più volte ribadito che la povertà più grande oggi non è la crisi economica, ma è la solitudine.
Maurizio Soru, Coordinatore regionale dell’ITAL, nelle conclusioni del convegno, ha definito il Punto Coma un servizio di accettazione della sofferenza, ha costatato che le invalidità non sono solo un problema di carità umana, ma un problema di diritti umani, un problema di dignità umana. Nell’intervento di Soru si è sentita una ventata di speranza per far crescere la comprensione del problema. - Il Punto Coma - ha concluso Soru - è un servizio semplice, pieno di concretezza, un veicolo forte di comprensione. -
Roma 12 novembre 2013