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Sangue infetto: risarcimento danni da trasfuzioni

26/04/2017


Sangue infetto. La Corte di appello di Roma condanna il Ministero a risarcire i danni




La prima Corte d’appello civile di Roma (sent. 2270/2017), nel confermare una sentenza del Tribunale monocratico di Roma emessa nel 2006, condanna il Ministero della salute a risarcire centinaia di persone per i danni subiti da trasfusioni con sangue infetto. Si tratta di una sentenza importante che interviene dopo undici anni da quella di primo grado.

Nel ricorso presentato dal Ministero contro la sentenza del Tribunale si sosteneva che, derivando il danno da una serie di trasfusioni, sarebbero state responsabili le singole Regioni in quanto depositarie dei compiti amministrativi in materia di salute umana e veterinaria.

La Corte di Appello respinge però il ricorso e ritiene che sia invece il Ministero a dover rispondere dei danni conseguenti a epatite e a infezione da Hiv, contratte da soggetti emotrasfusi, per “omessa vigilanza sulla sostanza ematica e sugli emoderivati”.

Viene affidato a un separato giudizio la quantificazione dei danni biologici, morali e patrimoniali, per un ammontare di circa 30 milioni di euro.