
Congedo di paternità obbligatorio esteso alle madri intenzionali: cosa è cambiato da luglio 2025

Dal 24 luglio 2025 è cambiata la normativa sui congedi parentali. Con la sentenza n. 115/2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma che escludeva le madri intenzionali dal diritto al congedo di paternità obbligatorio. Oggi anche nelle coppie omogenitoriali femminili, entrambe le madri sono tutelate: la madre biologica con i congedi di maternità e la madre intenzionale con il congedo obbligatorio di paternità.
Chi è la madre intenzionale? La pronuncia della Corte Costituzionale
La pronuncia della Suprema Corte ha affermato che il ruolo della seconda madre in una coppia omogenitoriale femminile – legalmente riconosciuta – è equivalente a quello svolto dal genitore “tradizionale” non biologico. L’esclusione, infatti, risultava discriminatoria alla luce del principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione e pregiudicava non solo il genitore intenzionale, ma anche l’identità del minore e il suo diritto ad avere relazioni stabili con entrambi i genitori.
Per tanto, nelle coppie omogenitoriali femminili la Corte ha distinto due figure:
· la madre biologica: colei che partorisce, già titolare dei congedi di maternità.
· la madre intenzionale: la donna che non ha partorito, ma che è riconosciuta genitore nei registri dello stato civile o con provvedimento di adozione/affidamento. Partecipa sin dall’inizio al progetto di genitorialità e alla cura del figlio/a.
Congedo di paternità obbligatorio: durata e retribuzione
Il congedo di paternità obbligatorio consiste in un permesso retributivo della durata di:
- 10 giorni lavorativi retribuiti al 100%, da fruire entro i limiti temporali previsti dalla legge.
- 20 giorni lavorativi in caso di parto plurimo.
Può essere fruito in modo continuativo o frazionato su base giornaliera.
Congedo parentale per madre intenzionale: come fare domanda
Le modalità operative sono quelle previste dalla circolare INPS n. 122/2022, applicabili ora anche alle madri intenzionali.
In particolare:
- Lavoratrici dipendenti private: la comunicazione va fatta al datore di lavoro che anticipa l’indennità per conto dell’INPS.
- Lavoratrici senza anticipo del datore: la domanda va presentata in via telematica all’INPS tramite SPID, CIE, CNS, Contact Center o attraverso il supporto del patronato.
- Dipendenti delle pubbliche amministrazioni: occorre presentare richiesta direttamente al proprio ente datore di lavoro.
Per assistenza nella domanda o chiarimenti sui requisiti, puoi rivolgerti direttamente alle nostre sedi: verrai supportata gratuitamente in ogni aspetto della domanda.