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Congedo di paternità obbligatorio esteso alle madri intenzionali: cosa è cambiato da luglio 2025

22/09/2025

 

Dal 24 luglio 2025 è cambiata la normativa sui congedi parentali. Con la sentenza n. 115/2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma che escludeva le madri intenzionali dal diritto al congedo di paternità obbligatorio. Oggi anche nelle coppie omogenitoriali femminili, entrambe le madri sono tutelate: la madre biologica con i congedi di maternità e la madre intenzionale con il congedo obbligatorio di paternità.

 

Chi è la madre intenzionale? La pronuncia della Corte Costituzionale

La pronuncia della Suprema Corte ha affermato che il ruolo della seconda madre in una coppia omogenitoriale femminile – legalmente riconosciuta – è equivalente a quello svolto dal genitore “tradizionale” non biologico. L’esclusione, infatti, risultava discriminatoria alla luce del principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione e pregiudicava non solo il genitore intenzionale, ma anche l’identità del minore e il suo diritto ad avere relazioni stabili con entrambi i genitori.

Per tanto, nelle coppie omogenitoriali femminili la Corte ha distinto due figure:

·       la madre biologica: colei che partorisce, già titolare dei congedi di maternità.

·       la madre intenzionale: la donna che non ha partorito, ma che è riconosciuta genitore nei registri dello stato civile o con provvedimento di adozione/affidamento. Partecipa sin dall’inizio al progetto di genitorialità e alla cura del figlio/a.

 

Congedo di paternità obbligatorio: durata e retribuzione

Il congedo di paternità obbligatorio consiste in un permesso retributivo della durata di:

  • 10 giorni lavorativi retribuiti al 100%, da fruire entro i limiti temporali previsti dalla legge.
  • 20 giorni lavorativi in caso di parto plurimo.

Può essere fruito in modo continuativo o frazionato su base giornaliera.

 

Congedo parentale per madre intenzionale: come fare domanda

Le modalità operative sono quelle previste dalla circolare INPS n. 122/2022, applicabili ora anche alle madri intenzionali.

In particolare:

  • Lavoratrici dipendenti private: la comunicazione va fatta al datore di lavoro che anticipa l’indennità per conto dell’INPS.
  • Lavoratrici senza anticipo del datore: la domanda va presentata in via telematica all’INPS tramite SPID, CIE, CNS, Contact Center o attraverso il supporto del patronato.
  • Dipendenti delle pubbliche amministrazioni: occorre presentare richiesta direttamente al proprio ente datore di lavoro.

 

Per assistenza nella domanda o chiarimenti sui requisiti, puoi rivolgerti direttamente alle nostre sedi: verrai supportata gratuitamente in ogni aspetto della domanda.